Con il computing virtuale, Facebook guarda già oltre realtà virtuale e aumentata
Tra le novità emerse dal confronto con sviluppatori e imprese di F8, temi attuali e scenari suggestivi
Sono solo due le giornate di lavori per l’F8 2017 di San Josè, l’evento annuale Facebook dove sviluppatori e imprese si incontrano per esplorare il futuro della tecnologia. Abbastanza però, a tracciare un importante quadro di come cambierà il social network nei prossimi anni. E con lui, presumibilmente le abitudini di buona parte degli utenti Internet. Da semplice interfaccia, si passerà sempre più a uno strumento pronto a coinvolgere anche movimenti e sensazioni.
In particolare, durante l’apertura Mike Schroepfer, chief technology officer di Facebook, ha esposto l’obiettivo di sviluppare una tecnologia in grado di aiutare tutti a costruire una community globale. In particolare, questo avverrà grazie a tre tecnologie principali, lungo un arco di tempo di una decina di anni: connettività, intelligenza artificiale e realtà virtuale.
Dopo aver esposto nella prima giornata le interessanti novità legate a Spaces, prima combinazione di realtà virtuale e realtà aumentata, nel campo dell’intelligenza artificiale Facebook è al lavoro per aiutare le persone a scoprire i video a cui tengono di più e a cui sono maggiormente interessate. Un’altra direzione di studio è una fotocamera a intelligenza artificiale, utilizzabile anche su Instagram e Messenger. Con la possibilità di eseguire appositi algoritmi, diventerà presto possibile analizzare l’ambiente, riconoscere persone, luoghi e oggetti. Inoltre, la nuova Piattaforma degli Effetti della Camera offrirà agli sviluppatori un modo per costruire nuovi strumenti per l’espressione creativa.
Particolarmente coinvolgente promette di rivelarsi Surround 360, grazie alla quale produrre video per la realtà virtuale. La tecnologia consentirà di muoversi all’interno della scena ripresa e di sperimentare i contenuti da diverse angolazioni di visualizzazione. In pratica, spostando la testa nel mondo virtuale si potrà cambiare visuale.
Inoltre, dalla combinazione inedita tra realtà virtuale e realtà aumentata, nascerà presto il computing virtuale, la capacità di trascendere tempo e spazio per connettersi in nuovi modi. L’idea è ispirata a una sorta di vetro trasparente in grado di trasmettere immagini virtuali sovrapposte al mondo reale.
Al momento, questo è lo scenario più lontano. Si parla di un investimento della durata di decenni, con grandi processi nella scienza dei materiali, nella percezione, nella grafica e in molte altre aree. Una volta raggiunta, la promessa Facebook è migliorare quasi tutti gli aspetti della vita, rivoluzionando il modo di lavorare, giocare e interagire.