In conto al cliente, con la realtà virtuale Widiba disegna la banca del futuro
Filiale virtuale, consulenza olografica e banca di strada ribaltano il modello tradizionale statico
La natura prevalentemente ludica in cui si è sviluppata la realtà virtuale, rende difficile associarla ad applicazioni in ambito professionale, se non in situazioni molto circoscritte. Ancora di più, quando si parla di contesti particolarmente formali, come può essere una banca. Eppure, già da qualche anno diverse realtà finanziarie sono pronte ad abbassare le barriere pur di conquistare nuovi clienti, soprattutto tra i più giovani. In sostanza, se le persone sono sempre più restie nel fidarsi delle banche, spesso fredde e distaccate, la banca cerca di andare direttamente dal cliente, integrandosi nel suo stile di vita.
Tra i pionieri del settore, Widiba ha dimostrato come semplificazione e semplicità premino più di una facciata istituzionale rigorosa. Ora, l’azienda rilancia, guardando proprio alla realtà virtuale per allargare il proprio ventaglio di servizi e portando all’estremo il principio di banca pronta ad andare dal cliente e non viceversa. Al primo impatto, qualcosa cui appare necessario doversi abituare, con qualche risvolto che solleva perplessità; una strada comunque interessante dal punto di vista dell’innovazione.
Nasce così l’idea di rimodellare il principio di rapporto con il cliente, con tre punti chiave. Widiba Home vuole essere una vera e propria filiale virtuale, dove l’home banking è solo un ricordo sbiadito. L’idea è rendere il rapporto più diretto attraverso le tecnologie di ultima generazione. Quindi, comandi oculari e vocali, anche accompagnati dalla presenza di un interlocutore virtuale. Scaricando l’app e indossando gli ormai comuni visori, da metà novembre sarà possibile entrare in una filiale riprodotta virtualmente in ogni dettaglio. Un servizio naturalmente accessibile senza limiti di orario, dove sarà sufficiente voltare la testa per vedere ciò che accade intorno a sé e comunicare vocalmente per poter effettuare le disposizioni.
Per le operazioni più delicate, grazie alla partnership con Microsoft per l’utilizzo di HoloLens, nasce l’idea di sfruttare l’olografia in Widiba Dialog. Dal proprio ufficio, il consulente finanziario potrà così condividere informazioni, accedere a strumenti e report di consulenza globale. Grazie alla visiera trasparente, l’advisor potrà per esempio proiettare il report sull’analisi dei bisogni, così come la situazione del portafoglio o una nuova proposta di consulenza. Munito di Hololens, il cliente, potrà confermare la proposta elaborata tramite la piattaforma Wise di robo for advisor, un sistema che trasforma le password dispositive in gesti.
Sempre negli uffici dei consulenti finanziari, il cliente potrà inoltre utilizzare il dispositivo per accedere in modalità self service ed effettuare disposizioni bancarie con un mix di comandi vocali e gestuali supportati da un assistente virtuale.
Infine, Widiba Street intende portare sulla strada il concetto di prossimità della banca, abbattendo quindi i costi di allestimento e gestione di uno sportello fisico. Sarà un mezzo itinerante, all’interno del quale fruire della banca a 360°, dal prelievo alla componente informativa e dispositiva sfruttando la mixed reality. Per scegliere dove posizionare la street bank sul territorio, l’azienda utilizzerà un apposito software per individuare i bisogni osservati in una determinata zona.