Selfie a realtà aumentata pronti a sbucare dietro il sipario di iPhone 8
Ruota intorno al riconoscimento facciale la nuova rivoluzione attesa da Apple
Ancora poche ore e poi finalmente i tantissimi ammiratori di Apple potranno vedere da vicino l’ultimo nato della famiglia iPhone. Nonostante il classico turbinio di anticipazioni, da non escludere gestito a perfezione dalla stessa società, i dubbi restano tanti, a partire dal nome. Resta infatti da chiarire prima di tutto se si tratterà di un vero e proprio passaggio generazionale, quindi iPhone 8 e iPhone 8 Plus, oppure di aggiornamento, quindi qualcosa del tipo iPhone 7s e iPhone 7s Plus.
Anche sulle novità concrete, molte più ipotesi di certezze. Su qualcosa però, il rischio di una scommessa appare molto ridotto. A parte i ritocchi estetici e pratici sul display OLED, una vera svolta può arrivare dal sensore per il riconoscimento facciale. Prima di tutto, per sbloccare il nuovo iPhone. In prospettiva però, per una serie di funzioni legate alla realtà virtuale, per buona parte ancora tutte da valorizzare. Per quanto al momento l’utilità possa apparire limitata, qualcosa di decisamente innovativo, e quindi perfettamente in linea con la filosofia Apple.
Anche per i più attenti, difficile negare le circostanza innovative. I precedenti al riguardo di Android si sono infatti rivelati talmente poco affidabili da essere diventati presto un ricordo, limitato ai più dotati di buona memoria. Certamente, c’è da credere che se Apple farà una mossa del genere, l’efficacia sarà decisamente su altri livelli. Da qui, l’autorizzazione a pensare in grande senza troppa paura di sbagliare. Come sottoliena anche il designer Mike Rundle, l’argomento è già stato analizzato dai media statunitensi, a partire da Bloomberg.
Velocità prima di tutto, ma anche analisi della profondità di campo e quindi dei dettagli somatici e lettura anche con bassa luminosità, sono tutti aspetti cruciali sui quali Apple difficilmente si esporrebbe in assenza di tecnologie affidabili. A sostegno della tesi e dei tempi ormai maturi, i benefici conseguenti l’acquisizione di SensoMotoric Instruments, specializzata nel settore. Un altro indizio importante, già da qualche mese ha iniziato a diffondere tra gli sviluppatori API per integrare ed evolvere le funzioni di riconoscimento facciale.
In sostanza, cosa ci si può quindi aspettare dal nuovo iPhone al riguardo? Sembra lecito ipotizzare la presenza di un sensore a infrarossi in grado di effettuare una scansione in 3D del volto dell’utente, abbinato a una fotocamera di maggiore qualità con un aumento anche nel framerate video. Senza sottovalutare la possibilità di un processore dedicato. Funzionalità ulteriormente fruibili anche nell’ormai imminente nuova ondata di funzionalità applicate ai pagamenti.
In abbinamento a fotocamere con maggiore risoluzione e ripresa video in 4K, aumentano le potenzialità di sfruttare la realtà aumentata, un altro settore alla ricerca della via migliore per ricavare profitti dall’enorme potenziale finora inespresso. Nella più semplice delle ipotesi, è probabile pensare a funzionalità e app in grado di elaborare all’istante fotografie e selfie, aprendo ancora una volta una nuova strada, con una prevedibile facilità di raccogliere consensi.
Sicuramente, gli sforzi e i costi per dotare iPhone di un sensore per il riconoscimento facciale non possono essere ricondotte solamente allo sblocco del telefono. Pensare inoltre di rimandare a una futura versione queste novità potrebbe d’altra parte rivelarsi rischioso, alla luce degli importanti investimenti effettuati, e del rischio di vedersi superati. Più di ogni altra cosa, probabilmente una delle evenienze più temute da Apple.