Pronta a esplodere, per la realtà virtuale sarà un anno di sfide a tutto campo
Oculus, HTC e Samsung in prima fila nella contesa per un mercato stimato in forte crescita
Il momento felice per i visori dedicati alla realtà virtuale è solamente agli inizi. Se nel corso del terzo trimestre 2017, le vendite hanno superato il milione di unità, per l’anno prossimo Canalys stima di arrivare a quota 1,5 milioni. Una progressione destinata a durare a lungo, almeno fino al 2021, con un tasso di crescita annuo del 140%, per un totale destinato a sfiorare i dieci milioni di visori. Per la precisione, 9,7 milioni di pezzi su scala mondiale.
A guidare l’impennata, la serie di nuovi modelli in arrivo già per la prima parte del 2018 da parte dei principali protagonisti del settore. Oltre a Oculus, dispositivi autonomi sono attesi infatti anche da HTC e Lenovo, non necessariamente in concorrenza tra loro, ma rivolti a diverse fasce di mercato.
Importante anche il contributo dei visori al mercato complessivo della realtà virtuale. Canalys infatti, stima in 9,7 milioni di apparati il volume delle vendite per il prossimo anno, il doppio di quelle registrate quest’anno.
Questo nonostante la risposta inferiore alle attese da parte del mondo consumer di fronte a una delle novità più attese. Oculus Go, lanciato lo scorso ottobre in occasione dell’evento Connect, è stato accolto in modo piuttosto freddo. Gli analisti spiegano la situazione con il costo ancora troppo elevato, anche in confronto a soluzioni come Gear VR, ancora appoggiate allo smartphone. Persa quindi l’attesa spinta delle feste di fine anno, l’attesa resta comunque alta per il nuovo progetto del marchio Facebook, Project Santa Cruz, che punta tutto su una qualità video di livello superiore.
All’estremo opposto del mercato, la fascia alta, ha invece deciso di collocarsi finora HTC, peraltro riservando il Vive Focus, con sei gradi di libertà nella lettura dei movimenti, solamente al mercato interno cinese. Secondo Canalys, una mossa rivolta molto più al valore che al volume di vendite, con l’intento anche di creare curiosità.
Una posizione condivisa anche da Pico, il cui visore Goblin seguirà le orme HTC, presumibilmente su scala internazionale, sempre però prendendo spunto dalla vivacità registrata dal mercato cinese, valutato al momento il più attento agli strumenti e alle applicazioni per la realtà virtuale. Una situazione potenzialmente destinata a garantire ai produttori cinesi una posizione dominante.