Al centro di sport, fitness e Salute batte sempre più spesso un cuore Suunto
I nuovi prodotti in mostra al CES confermano il consenso verso il sistema integrato Movesense
Per quanto i diversi produttori di tracker, smartwatch e altri dispositivi wearable destinati allo sport e al fitness cerchino di differenziare i propri prodotti, il cuore dei rispettivi sistemi deve rispettare principi uguali per tutti. Al centro si trovano infatti uno o più componenti in grado di combinare funzioni di accelerometro, giroscopio, sensore di temperature, sensore per il battito cardiaco ed eventualmente anche magnetometro, GPS e rilevamento del valore ECG. Più l’insieme è compatto, più è leggero e più funzioni integra in un solo elemento hardware, più facile sarà sviluppare prodotti nuovi più affidabili e competitivi.
In un mercato dove spesso la soluzione è unire o adattare componenti separate, spesso concepiti per altri ambiti di applicazione e di conseguenza costosi, da qualche tempo Suunto ha scelto la strada di Movesense, la soluzione capace di integrare il tutto in 3,6 cm di diametro e meno di 30 grammi. Soprattutto, la scelta della casa finlandese è di non limitarsi all’uso interno, ma metterla a disposizione di altri produttori, con libertà di marchiarlo e sopratutto facilità di integrazione.
La proposta è stata subito apprezzata dal mercato, con quasi quattrocento sviluppatori che hanno già deciso di adottarla. Grazie anche al rilascio della nuova versione del firmware, al CES 2018 si è avuta un’ulteriore conferma, con diverse proposte costruite proprio intorno a Movesense.
La startup finalndese Ain1.ai ha costruito Balance, un piccolo sensore in grado di lavorare in abbinamento a un’app per rendere estremamente più semplice e meno costosi le attività di valutazione di una prestazione. Utile non solo in ambito sportivo, quanto soprattutto in fase di riabilitazione. Indossato durante l’esercizio fisico rileva posizioni e misure altrimenti molto difficili da analizzare e fornisce una serie di informazioni aggiuntive ad allenatori o terapeuti.
Più mirata invece l’idea Runteq, pensata espressamente per la corsa. Quella che si può considerare l’evoluzione della fascia cardiaca toracica, è in realtà un sistema decisamente più sofisticato per il controllo costante e la registrazione di dati durante un allenamento o una gara. Oltre a migliorare il rendimento, l’obiettivo è cogliere dal fisico i segnali utili a prevenire infortuni.
Rivolto invece all’ambito aziendale è il progetto SUPA, sempre però finalizzato a sistemi di supporto per la Salute e il benessere del singolo. In questo caso l’idea è proporre una sorta di semilavorato, un dispositivo modulare completo di piattaforma per la gestione dei dati biometrici, a disposizione di chi sia interessato a mettere a punto prodotti finali. L’idea SUPA è combinare principi di intelligenza artificiale per migliorare il livello di personalizzazione delle analisi eseguite sui dati raccolti dal sensore, alla ricerca anche di una maggiore uniformità e quindi comparabilità
Infine, TriMix. Tra tutti, il progetto della società di New York è il meno avanzato nella fase di sviluppo. Tuttavia, è già chiaro l’intento di operare in ambito di fitness domestico per poter contare anche in queste situazioni su una sorta di personal trainer. Il sistema prevede la lettura della frequenza cardiaca e dei parametri di sforzo in fase di allenamento. Il sensore Movesense trasmette quindi i dati raccolti a un tablet per seguire l’allenamento, ottenere indicazioni personalizzate e avere sempre sotto controllo lo stato di salute, per sapere fino a quale punto sia eventualmente possibile spingersi nell’impegno.