Con Akita al centro della casa, il traffico sospetto non ha più scampo

Con Akita al centro della casa, il traffico sospetto non ha più scampo

Come una sorta di cane da guardia elettronico, sorveglia tutti gli apparati connessi alla Rete

Dagli smartwach e smartphone ai tablet e ai PC. Dai TV smart ad allarmi e videocitofoni. Senza dimenticare tutti gli altri apparati presenti all’interno di una casa e collegati alla Rete, compresi quelli all’apparenza più innocui, come videocamere o stampanti 3D. Dispositivi all’apparenza diversi tra loro, con un aspetto molto delicato in comune. Proprio perchè connessi via cavo o Wi-Fi, tutti esposti al pericolo di attacchi. E basta riuscire a superare le difese di uno di questi perchè un malintenzionato possa accedere ai dati personali di tutta la famiglia e assumere il pieno controllo dell’abitazione.

Una prospettiva molto più realistica di quanto si possa pensare, della quale riuscire a rendersi conto solo a giochi fatti. Di fronte alla sfida impari di dover difendere ciascun apparato, Akita proporne un approccio diverso, molto più semplice e potenzialmente efficace. Si tratta infatti di un piccolo dispositivo da collegare direttamente al router o al modem. Non appena sbrigata questa semplice operazione, il sistema applicherà in pratica uno schermo a tutto quanto presente nel proprio raggio d’azione e collegato alla stessa rete.

Totalmente passivo dal punto di vista dell’impatto sulle prestazioni, Akita è pensato per trovare posto al centro della casa. Quindi curato anche come design. Come suggerisce il nome di un cane da difesa giapponese, assume il ruolo di cane da guardia elettronico. L’obiettivo resta comunque sempre proteggere tutti gli utenti e le utenze domestiche. Per questo, ogni situazione inusuale e potenzialmente a rischio viene immediatamente bloccata e il relativo sistema isolato dal resto della Rete.

Costruito sulla base di tecnologie simili sviluppate in ambito militare, combina capacità di analisi comportamentale dei dispositivi, intelligence delle minacce presenti in Rete e sfrutta i dati acquisiti per raffinare ulteriormente le difese. Aspetto molto importante, non entra nel dettaglio dei dati, salvaguardando quindi la privacy.

Soprattutto di fronte all’imminente arrivo di apparati IoT (lavatrici ed elettrodomestici vari, serrature elettroniche e tanto altro ancora), aumenta a dismisura il numero di dati trasmessi in Rete e diminuisce il controllo dell’utente. Per questo, un sistema del genere, in grado di analizzare comportamenti ben definiti e intervenire al primo segnale di anomalia. Al tempo stesso, invia sullo smartphone le relative notifiche. Quando si parla di sistemi di videosorveglianza, allarmi o videocitofoni, diventa facile afferrarne l’importanza.

Con inizio consegne previste a maggio, Akita è presente su diverse piattaforme di crowdfunding e al momento ha un prezzo di 89 dollari, consegna a parte.

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