Eleganza, sicurezza e tecnologia, così Clara seduce i ciclisti
L’originale gilet smart combina materiale tecnico e luci a LED per garantire comfort e visibilità
Quando si parla di sicurezza per strada, percorsi ciclabili e convivenza tra autovetture e biciclette, la Svizzera è storicamente uno dei Paesi in primo piano. Non a caso, proprio da qui arriva una interessante proposta per i ciclisti di ogni ordine e grado. Aspetto non secondario, con un importante contributo italiano.
La ticinese Clara ha infatti messo a punto un giubbotto smart, ottima combinazione tra i requisiti tecnici dell’abbigliamento sportivo e la tecnologia orientata alla sicurezza. L’idea non è certamente nuova; sono infatti ormai diverse le proposte simili. Diverso è invece l’approccio, nel pieno rispetto della filosofia elvetica. Quindi, prima di tutto qualità e versatilità, integrando tutte le funzionalità relative alla sicurezza senza intaccare la natura originale del prodotto .
Il risultato, in vendita a breve su Kickstarter, è decisamente interessante e degno di attenzione. Prima di tutto, Clara è un gilet realizzato in materiale tecnico, quindi leggero, robusto, resistente alle intemperie e traspirante al tempo stesso. La trasformazione del materiale in capo di design è stata affidata a un’azienda di Milano, capace anche di integrare in modo ottimale la componente elettronica.
Sicuri di farsi notare
Clara utilizza una serie di LED sulla parte frontale e quella posteriore. Il primo obiettivo, rendere il ciclista meglio visibile in ogni situazione, requisito di base per aumentarne la sicurezza. Il comando integrato nel gilet permette di scegliere tra luce fissa e intermittente. Una scelta da valutare anche in base all’autonomia desiderata, rispettivamente di otto o sedici ore.
Come succede spesso in questi casi, i progettisti hanno però voluto andare oltre. Aggiungendo un piccolo comando wireless sul manubrio della bicicletta, il giubbotto si trasforma in indicatore di direzione.
Solo un appunto si può avanzare a un prodotto comunque decisamente affidabile per qualità complessiva e funzionalità. Le luci sono infatti solamente bianche, a vantaggio indubbiamente della visibilità, ma non le più indicate in alcune situazioni. Per esempio, sfruttando al meglio la versatilità dei LED, per quelle posteriori sarebbe utile poter scegliere anche il rosso, più in linea con le dinamiche del traffico. Per gli indicatori di direzione, il classico arancione sarebbe più appropriato.
Ancora non comunicato il prezzo. Qualità e competenze di alto livello, combinate ai costi di sviluppo inevitabilmente più elevati in Svizzera, lasciano presumere come per i progettisti difficilmente potrà rivelarsi l’arma su cui puntare.