Prima o poi, la criptovaluta arriverà, e Archos ha già la risposta
Safe-T Touch è il dispositivo portatile dedicato, per anticipare i tempi e prepararsi in tutta sicurezza
Entusiasti o reticenti, alla fine probabilmente sarà impossibile o quasi fare a meno delle criptovalute. In modo non tanto diverso dalla diffusione di bancomat e carte di credito, la prospettiva di vedere bitcoin e simili diventare comuni mezzi di pagamento è decisamente elevata.
Meglio allora iniziare ad abituarsi per tempo all’idea e organizzarsi di conseguenza. Una delle soluzioni più pratiche è al momento una versione fisica, del portafoglio virtuale ed è esattamente ciò a cui ha pensato Archos.
Safe-T Touch è infatti un portafogli hardware con touch screen e interfaccia Android, quindi familiare alla maggor parte die possessori di smartphone. Al suo interno però, la caratteristica al momento unica di una piattaforma di servizi integrata, con i dovuti requisiti di sicurezza. Prima di tutto, per chi ha già criptovalute; in seconda battuta però, anche per chi desidera aprire un nuovo account.
La sfida è vincere la diffidenza
Per quanto un dispositivo come Safe-T Touch sia concettualmente semplice e tutto sommato facile da usare, la vera sfida per Archos sarà superare la diffidenza ancora predominante verso le criptovalute. Tanto sono infatti i dubbi ancora da chiarire e le perplessità da superare.
Dalle modalità di acquisto e conversione in valuta corrente, euro ma non solo, alla stima esatta delle commissioni e gli altri costi di gestione, alla piattaforma a cui appoggiarsi (una decisione non molto diversa alla scelta della banca), e soprattutto come eseguire le operazioni e verificarne il buon fine, sono tutte le domande alle quali Archos intende fornire una risposta proprio con la semplicità e l’immediatezza di Safe-T Touch.
Una sfida importante, il cui via è previsto a gennaio 2019 con la messa in commercio del dispositivo, il cui prezzo non è ancora stato indicato.
Per ora, Archos promette un dispositivo con un’area di esecuzione sicura, dedicata espressamente alle transazioni, isolata dal sistema operativo Google Android grazie a ProvenCore, la funzione dedicata, dello specialista del settore Prove & Run. Inoltre, Safe-T Touch utilizza un lettore di impronte digitali, per autenticare solo il titolare. Aspetto molto importante, il dispositivo non è mai collegato direttamente a Internet; si sincronizza solo con Bluetooth protetto e su richiesta esplicita del proprietario.