C’era una volta la penna, poi arrivò Wacom e la sposò al digitale
L’azienda festeggia i 35 anni ripercorrendo le tappe di un’importante evoluzione
Il successo di un’idea dipende spesso dalla sua semplicità. Wacom ci è riuscita esattamente 35 anni fa, trasformando in digitale un gesto naturale come l’uso di una penna, combinando al meglio l’abitudine della manualità con l’efficacia della tecnologia.
Non a caso, l’azienda può festeggiare un importante anniversario e ha scelto di farlo ripercorrendo alcuni dei traguardi raggiunti.
Tutto iniziò nei primi anni ottanta, i computer erano molto ingombranti, per niente intuitivi e decisamente non semplici da usare. Dall’aspetto spoglio del verde acceso su sfondo nero, le interfacce a riga di comando erano la norma e solo lentamente hanno ceduto il passo alle prime versioni delle nuove e promettenti interfacce grafiche a noi note e ancora in uso nei sistemi operativi di oggi.
Qua iniziò a prendere forma l’idea. Fedele al nome che unisce la sillaba giapponese ‘Wa’ (armonia) e ‘Com’ (computer), Wacom iniziò a sviluppare un dispositivo di input intuitivo per usare il computer in modi più creativi. La tecnologia EMR, introdusse la prima tavoletta con penna digitale.
Da quel momento, una lunga serie di novità di prodotto e soprattutto referenze di livello. Proprio intorno a queste. L’azienda ha voluto ripercorrere questi 35 anni.