Gli auricolari pronti a far sentire tutto il proprio peso
Praticità ear-in e nuove funzionalità daranno una spinta importante ai nuovi modelli. Futuro incerto invece, per la realtà virtuale
Il futuro promettente disegnato da Gartner per il mondo wearable nei prossimi tre anni almeno, fa leva naturalmente prima di tutto su smartwatch e tracker. Non sono però gli unici sui quali puntare. Chi non vuole affrontare un terreno ricco di pretendenti può infatti trovare fortuna anche altrove.
D’altra parte, si inizia a parlare di cifre importanti. Nel 2019 infatti, Gartner prevede la vendita di 225 milioni di dispositivi, il 25,8% in pi rispetto a quest’anno. Per un valore di mercato pari a 42 miliardi di dollari. Di questi, solo 16,2 miliardi di dollari provenienti dal mondo smartwatch.
Auricolari in piena forma
Il resto, è soprattutto da conquistare nel settore degli auricolari. Evoluzione e versatilità stanno infatti trasformando un semplice accessorio in uno degli strumenti più dinamici del mercato wearable. Dalle diverse soluzioni wireless alle funzionalità più disparate (tra le più battute la traduzione istantanea o il supporto al russare notturno), sono diverse le strade battute e questo ha portato a conquistare il 30% del mercato. Tra i protagonisti, non solo i soliti noti come Apple e Samsung, ma anche specialisti del calibro di Plantronic, con i fortunati BackBeat FIT.
In parallelo ai wearable da polso, la spinta maggiore arriva dal mondo del fitness e della prepazione atletica in generale, con un contributo importante anche dalla comunicazione di base e dall’intrattenimento. In prospettiva, Gartner consiglia di seguire anche gli sviluppi nel mondo medicale e professionale
Il maggiore interesse però è per le nuove funzionalità. Sulla scia dei sistemi a uso domestico, l’assistente virtuale acquisterà anche lui mobilità, passando da soluzioni fisse, per intenderci Echo, Alexia e simili, a eri e propri wearable.
Un’altra tendenza importante sarà lo spostamento del baricentro del sistema di comunicazione mobile personale. Proprio gli auricolari smart infatti, sono destinati a ridimensionare il ruolo da protagonista assoluto dello smartphone, diventando loro stessi centro nevralgico per tante funzioni.
Vita dura per la realtà virtuale
Più incerto invece il destino dei visori per la realtà virtuale o aumentata. I produttori al momento non sembrano crederci abbastanza. Quindi, offerta limitata, costi elevati e poca innovazione, soprattutto in termini di design e praticità d’uso. Una situazione destinata a cambiare solo in minima arte da qui al 2022, con una crescita del settore poco più di fisiologica, del 19,2%, dovuta soprattutto alle applicazioni nel mondo professionale.
L’attesa per il mondo dei videogiochi e dell’intrattenimento in generale, appare invece a restare delusa ancora per qualche tempo, con una scena dominata ancora da pochi modelli, costosi e sostanzialmente scomodi e complicati. A mancare non sono le potenzialità, quanto la convinzione dei produttori e quindi la disponibilità a investire.