Strava 2018, come lo sport supera i confini del tempo libero

Strava 2018, come lo sport supera i confini del tempo libero






Cifre e cuosirità della grande community cresciuta rapidamente intorno all’app per il fitness, che sta cambiando le abitudini di vita

Quando ben interpretati, sono i numeri a offrire la lettura più affidabile di un progetto. Nel caso di Strava, parlano molto chiaro, indice di un vero e proprio fenomeno, combinazione ottimale di community, fitness e sociale.

Più di ogni altro, i 3,6 miliardi di Kudos (l’equivalente dei Like) assegnati dagli utenti agli altri iscritti a seguito delle proprie attività caricate sul social network. Perchè in effetti proprio di questo si tratta. Nato più che altro come programma di supporto al fitness, in breve Strava si è affermato invece più di ogni altra cosa come luogo di ritrovo per condividere una passione. Non necessariamente la stessa, ma tutte con in comune la voglia di praticare una’attività fisica, vivere all’aria aperta, confrontarsi e scambiare impressioni, Con l’aspetto agonistico relegato a una delle svariate opzioni.

Il più gettonato in assoluto, la foto del 2018 dell’atleta n. 7.491.815, probabilmente più conosciuto con il suo vero nome, il ciclista Chris Froome plurivincitore del Tour de France.

Passione senza confini

Sulla base di questi presupposti è così cresciuta rapidamente una comunità di 32 discipline, arrivata nel 2018 a coprire 195 nazioni, per un totale 10,7 miliardi di chilometri percorsi. Aspetto non trascurabile, puntando rigorosamente solo sulle proprie energie. Per la maggior parte, si tratta di corridori e ciclisti, facilmente stimolati dal tracciamento dei percorsi e soprattutto dalla suddivisione per segmenti, con relative analisi. I ciclisti sono stati attivi in media 1 ora e 37 minuti per ogni uscita, coprendo una distanza media di 35,2 km. I podisti invece, hanno corso ogni volta per 49 minuti e 49 secondi, lungo un tracciato medio di 8,2 km. Aspetto curioso, dopo la prevedibile domenica, è il martedì il giorno più sfruttato da entrambi.

È però il Gruppo il vero patrimonio di Strava. Quando si passa da avventura in solitaria a uscita con amici, le prestazioni e le registrazioni aumentano. In media, il giro ciclistico di gruppo si allunga del 52% rispetto a quello in solitaria, mentre le corse in gruppo sono più lunghe di quelle singole solo del 20%.

Non solo sport

Allargando lo sguardo al di fuori del tempo libero, un aspetto sorprendente è la dimensione sociale assunta da Strava. A livello mondiale sono infatti sempre di più le persone che decidono di approfittare degli spostamenti tra casa e lavoro per correre. Quest’anno sono aumentate del 13%, con una crescita più rapida rispetto a quella dei ciclisti. Mediamente i runner coprono un paio di questi tragitti a settimana per una distanza di 7,7 km, mentre i ciclisti li percorrono per 3-4 volte su una distanza di 14,4 km.

Per concludere, due curiosità. Si è allargata fino a Strava la questione più dibattuta di tutti i tempi, o quasi. Tra caffè o birra, nei titoli delle attività di atleti di tutto il mondo la seconda si rivela la bevanda più citata dai runner, mentre i ciclisti preferiscono il caffè.

Il buon umore indotto da Strava nel chi pratica un’attività sportiva stimola infine anche l’arte. In tanti si dilettano a realizzare disegni attraverso i proprio tracciati. Nel 2018 i disegni realizzati con il GPS sono passati da eccezione a regola. Tra i pi curiosi, l’Incredibile Hulk e il gatto con il topo creati in 12 ore dal 72enne Minoru.

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