Dove c’è avventura, Suunto 9 è un compagno ideale
Alla prova dei fatti, lo smartwatch tra i più ambiziosi di Suunto rispetta tutte le attese, anche quella difficile di giustificare un prezzo impegnativo
Quando più di ogni altra cosa in uno smartwatch entrano in gioco affidabilità e precisione, anche i criteri di valutazione devono adeguarsi. Suunto 9 è un’ottima rappresentazione di questi principi, abituali per i fedeli del marchio finlandese, decisamente meno per chi è invece abituato alla concezione al momento più diffusa di smartwatch.
Quella cioè di wearable non troppo grandi, ricchi di funzionalità derivate dallo smartphone e con grande attenzione alla qualità visiva del display. Il tutto, in genere a scapito di autonomia e non di rado, praticità.
Molto più di uno smartwatch, dimensioni comprese
Suunto 9 è tuttavia qualcosa di decisamente diverso. Concepito espressamente per l’avventura e l’outdoor in generale, può essere considerato la più recente evoluzione di primi sistemi GPS portatili. In quest’ottica, peso di 81 grammi e soprattutto misure (4,9 centimetri la ghiera in alluminio, più i pulsanti) all’apparenza consistenti assumono una dimensione diversa, quasi invertendo il giudizio.
Difficile ignorare però come il primo impatto con Suunto 9 non lasci indifferenti proprio per questi due aspetti. Abituarsi alla presenza al polso non è immediato. Anche dopo però, appare francamente difficile pensarlo come scelta per chi si dedica in prima battuta al ciclismo, ma soprattutto corsa o nuoto. Ancora di più, se il fisico non è dei più massicci.
Il discorso si ribalta completamente quando si passa invece in contesti più impegnativi. L’insieme delle funzionalità, l’interfaccia intuitiva e un’autonomia effettivamente superiore alla media, ne fanno una scelta senza rimorsi in situazioni dove i margini di errore si riducono. Anche senza arrivare a una traversata di montagne, deserti od oceani, basti pensare a sci alpinismo, trekking, rafting o condizioni simili.
Nato per l’avventura
Ed è proprio nelle situazioni outdoor dove non serve aspettare molto prima di apprezzare Suunto 9, dimensioni comprese. Il display è di conseguenza sempre ben visibile con le informazioni chiare ed esaustive. Pur in presenza di un sistema touch preciso, si apprezza anche la possibilità di agire in alternativa solo con i pulsanti. Quindi, senza bisogno di dover togliere i guanti o avere a tutti i costi mani pulite e asciutte.
Perché in effetti, Suunto 9 non vuole solo farsi notare. O meglio, non vuole farsi notare solo per il design. Maggiori dimensioni significa poter ospitare prima di tutto una batteria in grado di supportare effettivamente svariati giorni di autonomia, ma anche e soprattutto strumentazione completa e di alto livello.
Il GPS per esempio, garantisce un tracciamento preciso. Anche se a volte non sempre rapido nel trovare la connessione, una volta avviata la registrazione si rivela un passo avanti, con una grande fedeltà nel seguire un tracciato. In questo caso, le promesse dell’algoritmo FusedTrack si rivelano qualcosa più di un semplice marchio.
Combinato alla presenza del barometro nella versione Suunto 9 Baro, il sistema offre anche indicazioni più affidabili sull’altitudine. Quelle poche decine di metri di margine raramente determinanti in bicicletta o correndo su strade e sentieri, possono infatti diventare critiche su una montagna.
Un passo oltre l’analisi
Un altro aspetto si fa apprezzare in modo particolare, l’analisi delle prestazioni direttamente al polso. Un ulteriore passo in avanti nell’indipendenza dallo smartphone, un passaggio quasi dovuto per un sistema pronto a garantire autonomia per diversi giorni e rimandare la sincronizzazione a piacere.
Inoltre, i dati risultano decisamente completi per varietà e opzioni. Più completi e dettagliati rispetto alla media. Aspetto non scontato proprio in considerazione della quantità, anche facili da interpretare.
Merita attenzione anche l’app. Non un semplice software di gestione dello smartwatch, ma un vero e proprio ambiente integrato, con il quale Suunto 9 si completa a vicenda. Un pannello di controllo invita a scoprirne tutte le potenzialità. Dal semplice registro attività, fino alle funzioni avanzate, legate soprattutto all’escursionismo.
La marcia in più del GPS
Una in particolare, si rivela interessante. La possibilità di disegnare o caricare tracce GPS da sincronizzare in modo da visualizzarle, mappa compresa, direttamente sul quadrante. Certamente non una novità in assoluto; uno dei rari casi però dove il tutto si può concludere in pochi passaggi, senza il pericolo di perdersi per strada a metà procedura per non riuscire a capire come avanzare. Estremamente lineare anche la possibilità di trasformare un tracciato una registrazione.
Merito principale di Suunto 9 alla fine è soprattutto rivelarsi esattamente quello che sembra, vale a dire uno smartwatch non per tutti, ma del quale tutti possono rimanere soddisfatti. In sostanza, un acquisto di cui difficile pentirsi, a condizione di essere disposti ad affrontarne la spesa.
Investimento da valutare
L’impegno economico è infatti di quelli da valutare per bene. La versione con barometro atmosferico e fascia cardiaca arriva a costare 649 euro, 50 euro in più della versione base. Un confronto difficile da sostenere se ci si limita a guardarlo come smartwatch in senso più usuale.
Il punto però è proprio questo, Suunto 9 è qualcosa di più, esattamente l’evoluzione dei primi sistemi GPS portatili ridotto a dimensioni tali da trovare posto al polso. Oltre a dimensioni e design, la differenza è da cercare in una destinazione d’uso meno scontata, apprezzata in pieno probabilmente solo da chi ne sente effettivamente bisogno e sa come sfruttarla.
In caso contrario, le alternative non mancano, anche in casa Suunto. Riguardo alla concorrenza, nel caso dei più noti Apple o Fitbit, si parla di prodotti molto diversi e quindi difficili da paragonare. Un confronto diretto sarebbe più plausibile, e interessante, con Polar o Garmin, se solo Polar e Garmin accettassero la sfida.