Garanzia a parte, i dispositivi connessi non fanno più paura

Garanzia a parte, i dispositivi connessi non fanno più paura






Largo consenso sui benefici apportati dalle tecnologie connesse. Nella ricerca Assurant, italiani tra i più entusiasti, con il dubbio assistenza

Dall’ormai scontato smartphone fino alla serie sempre più lunga di apparati domestici, passando per un numero imprecisato di wearable, i dispositivi connessi hanno già iniziato a cambiare la vita delle persone. Superati i timori iniziali, ora la convivenza con tutto quanto rappresenta il mondo ormai conosciuto come IoT è entrata in una fase più matura.

Secondo Assurant il momento ideale per un punto della situazione messo nero su bianco nello studio The Connected Now, partito dal report più esteso The Connected Future del 2017.  Realizzato grazie all’opinione di oltre 5.500 persone intervistate in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, offre uno spaccato sul futuro della connettività e relativa tecnologia.        

Entusiasmo tricolore

Oltre i tre quarti degli italiani (77%) considera infatti come la tecnologia connessa a Internet abbia reso la vita migliore. Dettaglio importante, il dato più alto tra i cinque Paesi europei presi in esame.

Il minor costo dei dispositivi connessi è in cima alla lista degli aspetti positivi, portati dalla tecnologia connessa alla vita delle persone, con il 35% degli intervistati pronto a indicare proprio tale aspetto come il beneficio più a cuore. Subito dietro, la tranquillità mentale con il 23%.

Negli ultimi due anni, con la maggiore conoscenza delle soluzioni, la sensazione di preoccupazione nei confronti dei dispositivi connessi registra una riduzione, passando ad una cosiddetta “preoccupazione tiepida”. Secondo gli intervistati, i principali motivi di preoccupazione sono da associare al furto dell’identità (89%) e all’uso improprio dei dati raccolti sul web (87%).

Il dubbio affidabilità

Quando si tratta di prodotti connessi, in particolare, le principali frustrazioni degli italiani riguardano i costi: il 21% ha infatti dovuto spendere molti soldi per riparare un prodotto. La stessa percentuale teme possa rompersi facilmente e risulti costoso da sostituire o aggiustare.            

La ricerca condotta da Assurant rivela inoltre come molti potenziali acquirenti abbiano maggiori probabilità di effettuare un acquisto se i dispositivi connessi sono dotati di servizi a valore aggiunto. Il più grande incentivo sarebbe infatti la presenza di una garanzia estesa di due anni.

Al riguardo, il 32% degli italiani ha dichiarato che ciò li renderebbe più propensi ad acquistare questi prodotti. Un dato leggermente inferiore alla media europea del 34.

Infine, è il supporto tecnico il più grande incentivo all’acquisto di dispositivi connessi. Almeno, secondo quanto ha dichiarato il l 19% degli italiani interpellati.

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