Con iFeel You, meno contagio e più libertà grazie all’ITT
Il braccialetto smart iFeel You messo a punto da ITT rileva la temperatura e aiuta a tenere le distanze, dalle persone e dal coronavirus
Per l’emergenza sanitaria coronavirus è arrivato il momento della vera sfida, dimostrare quel buon senso indispensabile per iniziare a riconquistare le prime libertà di movimento, senza tuttavia mettere a rischio la propria salute e soprattutto quella degli altri.
Su tutte, un paio di indicazioni in questi mesi si sono rivelate fondamentali: mantenere le distanze dalle persone con le quali non si vive abitualmente e curare l’igiene delle mani.
Mentre per la seconda quasi tutto dipende dalla buona volontà del singolo, nel primo caso la tecnologia wearable è in grado di aiutare molto.
Sono infatti diverse le soluzioni messe a punto nel giro di queste settimane e ormai pronte per confrontarsi con il mercato. Nei casi più semplici, si tratta di dispositivi indossabili in grado di tenere sotto controllo la distanza di sicurezza
Anche l’Istituto Italiano di Tecnologia si è messo prontamente al lavoro, arrivando alla interessante soluzione iFell You. Un braccialetto rivolto soprattutto alle persone che per qualsiasi ragione devono affrontare situazioni dove si rischia di entrare a stretto contatto con altri soggetti durante l’attività lavorativa o gli spostamenti quotidiani.
iFeel You, abbraccia solo la sicurezza
Il prototipo iFeel You, messo a punto da IIT è un braccialetto dotato di sensori in grado di monitorare i parametri umani e inviare avvisi acustici quando la temperatura corporea supera i 37.5°C.
Il modulo Bluetooth permette inoltre di monitorare la distanza tra le persone rilevando il movimento corporeo e la distanza da altri braccialetti dello stesso tipo.
Quando due braccialetti sono in prossimità, vibreranno e emetteranno un segnale acustico. In questo modo le persone potranno essere più consapevoli e pronte a mantenere la corretta distanza di sicurezza.
iFeel You può essere usato sia in ambienti chiusi, come per esempio fabbriche o uffici, sia all’esterno, vale a dire villaggi turistici, club sportivi o parchi, dove i sistemi di tracciamento dei contatti o della temperatura possono risultare costosi e poco efficaci.
Meglio ancora se ci sarà uno standard
Unico limite al momento, la comunicazione solo con dispositivi simili. D’altra parte, un ottimo spunto per affrontare una questione fondamentale in questa situazione.
Prima di vedere comparire su mercato dispositivi di ogni tipo, sarebbe importante definire uno standard di comunicazione via Bluetooth, in modo che sia sufficiente munirsi di uno qualsiasi dei tanti braccialetti o smartwatch che si presume verranno messi in commercio, per sfruttare questa funzione.
Il prototipo iFeel You è pronto per essere trasformato in un prodotto disponibile al grande pubblico e come tale, considerata la natura dell’IIT, necessita del coinvolgimento di aziende e investitori pronte a supportare la fabbricazione del wearable su larga scala e in tempi brevi.