Ogni avventura con gli smartphone Crosscall è un’operazione pulita

Ogni avventura con gli smartphone Crosscall è un’operazione pulita






La resistenza ad acqua, intemperie e cadute, rende gli smartphone Crosscall adatti anche per essere trattati spesso con disinfettanti

Anche chi ha sempre sottovalutato la necessità mantenere il proprio smartphone impeccabile sotto il profilo della pulizia, negli ultimi tempi si è reso conto di quanto sia importante l’igiene di un dispositivo tenuto a contatto per buona parte della giornata. Croscall si è interessata a fondo del problema, arrivando addirittura oltre.

L’azienda ha infatti messo a punto una serie di smartphone prima di tutto altamente resistenti e impermeabili a tutti i tipi di liquidi. Se fino a poco tempo fa, tale caratteristica poteva essere intesa soprattutto per un utilizzo in condizioni estreme, oggi ha assunto anche una valenza diversa.

Questo significa infatti poter scegliere tra diversi modelli, raccolti sotto le linee Core, Trekker e Action. Tutti, resistenti anche alle soluzioni idroalcoliche composte da isopropanolo e da quelle composte da etanolo, più a rischio di quanto si pssa immaginare per la superficie di uno smartphone comune.

Possono quindi essere disinfettati senza alcun rischio con i gel in commercio. Inoltre, per i casi più estremi, possono anche essere accuratamente puliti e disinfettati con acqua ad alta pressione (90 bar) e ad alta temperatura (fino a 80° C).

In genere si consiglia di eseguire il processo di pulizia e disinfezione con il terminale spento, ma nel caso dei prodotti Crosscall ciò non è necessario grazie ai loro tappi a tenuta stagna a copertura delle porte di connessione, USB, jack o altre.

Anche il touchscreen con tecnologia Wet & Glove può essere trattato senza problemi. Con in più la possibilità di utilizzarlo con i guanti quando non è possibile toglierli.

Igiene sempre a portata di mano

Secondo dati Crosscall, in media, tra quando ci alziamo a quando andiamo a letto, possiamo toccare il nostro smartphone più di 2.500 volte al giorno. Una situazione in crescita con la diffusione dello smart working.

Facile intuire anche come gli smartphone siano tra gli oggetti più sporchi e pronti  a trasformarsi in una fonte di infezione, soprattutto perché sono spesso vicini al viso e alle mucose.

Lavare il telefono cellulare con acqua e sapone, disinfettarlo accuratamente con gel idroalcolico o inondarlo con acqua in pressione sono tutti passaggi che eliminerebbero il rischio di contaminazione. Tuttavia, pochi telefoni cellulari sono in grado di resistere a tali livelli di disinfezione.


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