Dieci Minuti in zona attiva valgono più di diecimila passi

Dieci Minuti in zona attiva valgono più di diecimila passi






La nuova funzione Fitbit Minuti in zona attiva inserita in Charge 4 offre un metodo più concreto per raggiungere gli obiettivi di salute

Tra le principali ragioni del successo di tracker e smartwatch, lo stimolo all’attività fisica. Dietro l’obiettivo quotidiano dei diecimila passi, tanti hanno trovato la spinta giusta per migliorare le proprie abitudini. Fitbit, uno dei precursori in questo campo, è già pronto però al passo successivo, i Minuti in zona attiva, inseriti per la prima volta su Charge 4.

Passato un po’ in sordina per il lancio avvenuto durante il lockdown in buona parte del mondo e per l’impossibilità al momento di effettuare una recensione, in realtà segna un’importante evoluzione nell’affrontare la questione.

Meno passi, più qualità

Disponibile prossimamente anche su Ionic e Versa, Minuti un zona attiva vuole andare oltre la semplice ricerca, a volta affannosa, del passo in più necessario a raggiungere la fatidica quota diecimila, in favore di un approccio più completo alla salute.

Perfezionando l’algoritmo e l’affidabilità dei sensori, Fitbit ha così sviluppato una nuova metrica. Almeno a prima vista, il risultato è decisamente più intrigante. Con un certo tipo di movimento infatti, possono essere sufficienti anche solo undici minuti di attività al giorno. In pratica, si passa dalla pura quantità a un discorso più orientato alla qualità.

Fermo restando l’utilità di un valore di riferimento come i diecimila passi, nell’arco della settimana quando si corre, si va in bicicletta o si pratica una disciplina particolare, il dato può diventare meno affidabile. L’obiettivo di 150 minuti di esercizio fisico medio alla settimana, o anche 75 minuti se intensi, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, può essere raggiunto seguendo diverse strade.

Una di queste sono appunto i Minuti in zona attiva. In pratica, si ottengono in relazione al tempo speso nelle zone Brucia grassi, Cardio o Picco. Più precisamente, due Minuti in zona attiva per ogni minuto trascorso in queste aree di frequenza.

Più sforzo meno passi

Le zone del battito cardiaco sono personalizzate in base al livello di allenamento e all’età. Per iniziare, il primo  obiettivo è 150 Minuti in zona attiva ogni settimana. Accumulando una media di 22 Minuti in zona attiva ogni giorno, si arriva facilmente all’obiettivo e a quel punto si può impostarne uno nuovo, o semplicemente personalizzare quello esistente in modo sia più vicino alle proprie abitudini e ai propri gusti.

Per gli esercizi più intensi, come lo spinning, allenamento a intervalli o corsa, il numero di Minuti in zona attiva accumulati potrebbe essere superiore al tempo dell’esercizio. Per esempio, correndo per un totale di venti minuti, di cui dieci minuti nella zona Brucia grassi e dieci minuti nella zona Cardio o Picco, il risultato sarà accumulare trenta Minuti in zona attiva.

Chiarge 4 pioniere dei Minuti in zona attiva

Su Fitbit Charge 4, il meccanismo funziona così. Qualche momento dopo essere entrati in una zona del battito cardiaco diversa calcolata in base al profilo personale, il wearable emette alcune vibrazioni. Il numero di volte indica la zona: una per la Zona brucia grassi, due per la Zona attività cardio e tre per la Zona picco.

In queste condizioni, l’obiettivo giornaliero, in prospettiva della media settimanale, viene raggiunto dopo soli sette minuti in una di queste zone. Per intendersi, basta anche una camminata veloce.

Naturalmente, per chi pratica attività sportiva più intensa e prolungata, gli avvisi con vibrazione possono rivelarsi fastidiosi. Possono quindi essere disattivati, conservando comunque la registrazione dei dati.

Più in generale, con una decina di minuti di attività intensa, alla fine si mette a posto la propria coscienza. D’altra parte, se finora bastava passare qualche decina di minuti a cucinare o lavarsi i denti per aumentare con sforzo contenuto il proprio conteggio dei passi, con i Minuti in zona attiva l’impegno diventa più serio.

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