Il minimalismo Level apre nuove strade agli smartglasses

Il minimalismo Level apre nuove strade agli smartglasses






Limitandosi a rilevare l’attità fisica, come un fitband, gli smartglassess Level superano i problemi di peso e ingombro

Tra le ragioni principali dello scarsissimo successo incontrato finora dagli smartglasses, dimensioni ancora troppo grandi, estetica certamente non impeccabile e mancanza di una praticità d’uso diffusa.

In tanti si sono scontrati con il problema, a partire da Google e da Intel. Se oggi però gli smartglasses pensati come dispositivo per la realtà aumentata restano relegati a settori di nicchia, come insegna Level non è detto sia inutile esplorare altre strade, anche parziali.

Il ragionamento di fondo è estremamente semplice: se i problemi di ingombro,pratici ed estetici sono dovuti al visore e ai limiti attuali della miniaturizzazione, si può provare a fare a meno di alcuni elementi.

Smart quanto basta

Certamente, un paio di occhiali senza un visore perdono buona parte della componente smart. Non abbastanza però, da rendere del tutto inutile sperimentare.

La strada intrapresa da Level sembra andare nella giusta direzione. Il progetto Smart Glasses punta in una direzione precisa, il monitoraggio dell’attività fisica e cerca di farlo nel migliore dei modi.

A prima vista, con discreti risultati. In pratica si tratta di una combinazione ben riuscita tra occhiali e smartwatch, o almeno uno smartband di base.

In una montatura perfettamente in linea con i canoni estetici attuali per forme e dimensioni, Level integra un minuscolo sensore sulla cerniera di una stanghetta, con al loro interno quel tanto di elettronica necessaria, batteria e presa USB incluse.

Una cosa sola ma fatta al meglio

Ne scaturisce una proposta interessante. Una volta inforcati al mattino, gli Smart Glasses si attivano ed entrano in azione. Senza fare altro, seguiranno tutti i movimenti della giornata fino a quando saranno tolti.

In ogni momento, i riscontri sono visualizzati sull’app. Si tratta delle classiche informazioni di base. Quindi, passi, calorie, distanza e tempo attivo. Appoggiarsi però allo smartphone permette anche di riportare tutte le statistiche del caso senza doversi preoccupare dello spazio disponibile sullo schermo.

Tutto qui, niente di più e niente di meno. In sostanza, un’originale alternativa a un wearable da polso. A detta dell’azienda, con la possibilità di effettuare rilevamenti più affidabili. In pratica, Level fa una cosa sola, ma cerca di farla al meglio.

In realtà, all’occorrenza c’è anche un’altra funzione. Semplice, ma all’occorrenza utile. Attraverso l’app è anche possibile ritrovarli quando non ci si ricordi dove siano stai lasciati.

Unica perplessità, il metodo di vendita. Gli smartglasses Level vengono commercializzati come semplici montature. Disponibili al momento in tre modelli, vanno cercati direttamente dall’ottico di fiducia. Il prezzo indicativo di 270 dollari è al livello di una montatura almeno di fascia media.

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