Il tatuaggio diventa smart e si prende cura della salute

Alla University of Missouri messi a punto matite e carta in per leggere i parametri attraverso un tatuaggio smart
È un matrimonio decisamente insolito, e inatteso, quello tra wearable e tatuaggi. Eppure, secondo ricercatori della University of Missouri , la prospettiva è molto più concreta di quanto si possa immaginare.
Un gruppo di ingegneri è infatti in fase avanzata di lavoro su quelli che si possono già definire dei tatuaggi smart, o smart tatoo per i più internazionali.
Tutto sommato, l’idea non è neppure delle più strane e fantasiose. Si tratta infatti di mettere a punto materiali in grado di funzionare come sensori e trasformarli in carte e matite, o aghi, adatti a disegnare sulla pelle.
Una volta applicato, il tatuaggio smart si comporta a tutti gli effetti come il sensore di uno smartwatch o di un fitband, leggendo e trasmettendo quindi i dati essenziali sull’attività quotidiana.

Dal cerotto al tatuaggio smart
L’idea non è del tutto nuova. Più volte si è infatti già parlato di cerotti smart con varie applicazioni, Però, è la prima volta che si sente di un’applicazione diretta, con la possibilità di tracciare liberamente le forme, anche a seconda dei parametri da leggere.
Il gruppo di lavoro ha condotto una serie di esprimenti, utili a individuare carte e matite più adatte allo scopo. Per il momento, si parla di abbinarli a pellicole plastiche, necessarie a garantire la tenuta del tatuaggio smart e quindi la piena funzionalità.
Secondo i ricercatori, le matite con il 93% di grafite sono le migliori per creare una varietà di dispositivi bioelettronici sulla pelle, disegnati su carta commerciale per ufficio. Abbinati a un adesivo spray biocompatibile completerebbe l’applicazione senza risultare di impaccio all’utente.
Diversi i campi di applicazione, da quello naturalmente medico per il monitoraggio a distanza dei pazienti, in modo più naturale senza l’impaccio di dispositivi espliciti, ma anche l’uso personale come alternativa ai classici smartwatch, soprattutto quando ci si può accontentare delle funzioni di base.
Interessante anche la prospettiva di sfruttare i tatuaggi smart come supporto a un’emergenza sanitaria, pronti a rilevare sintomi, avvertire persone e sanitari, di un potenziale rischio contagio.
Per i più timorosi infine, può essere utile sapere che attualmente i materiali utilizzati hanno la durata di circa una settimana, al termine della quale possono essere rimossi senza problemi.