Un visore per cani, la nuova idea di realtà aumentata della US Army
Un prototipo di visore per cani dimostrare l’utilità di sfruttare la realtà aumentata in operazioni delicate. Anche l’animale, sembra apprezzare
C’è una nuova frontiera nel mondo della realtà aumentata, per molti probabilmente difficile anche solo da immaginare. Presto infatti, un visore pre cani potrebbe diventare la regola. Un’idea della US Army, già in fase di sviluppo.
L’idea è tutt’altro che campata per aria, e frutto della volontà di offrire agli animali maggiore sicurezza durante gli interventi dove i cani si rivelano preziosi alleati delle forze armate. In particolare, durante l’analisi di materiali sospetti, attraverso la realtà aumentata l’animale può essere guidato a distanza in maggiore sicurezza, sua e delle persone.
Il progetto US Army Research Laboratory non si può considerare una prima in assoluto. Qualche tempo fa infatti, in Russia un allevatore aveva pensato alla realtà aumentata per aiutare le mucche a rilassarsi e aumentare di conseguenza la produzione di latte.
Una nuova realtà per la comunicazione tra uomini e animali
Ora però, non si tratta di un caso isolato, ma di un vero e proprio progetto strutturato. L’idea risale al 2017, quando una startup di Seattle ha iniziato a lavorare sulla realtà virtuale e sulla realtà aumentata come strumenti in grado di migliorare la comunicazione tra uomini e animali.
La notizia è arrivata dalle parti dell’esercito, dove il problema rappresenta una priorità in fase operativa. Facile così immaginare come la US Army sia diventata protagonista del primo test di visore per cani.
Per il momento, si parla esclusivamente di animali addestrati a svolgere una certa mansione, e in particolare l’analisi di pacchi e merci sospette. Non appare però così lontano, immaginare visori per cani domestici, anche solo per aiutarli a rilassarsi e condividere esperienze ed emozioni in compagnia dei propri padroni.
Al momento, attraverso il visore, i militari possono avere la perfetta visuale dal punto di vista del cane, indirizzandolo con maggiore previsione e quindi riducendo al minimo anche il rischio di mosse false.
Anche il cane sembra apprezzare
I primi esperimenti hanno fornito risultati addirittura superiori alle attese. Subito superata infatti, ogni eventuale perplessità, I cani si sono adattati molto velocemente, mostrando addirittura di apprezzare quanto offerto loro dai visori dedicati.
Attualmente, i comandi sono impartiti con gesti della mano. Questo comporta prima di tutto la presenza dell’uomo al fianco dell’animale, il quale dovrà a sua volta distogliere l’attenzione dall’obiettivo principale della missione.
La realtà aumentata invece, permette di sovrapporre i comandi sulla scena reale a distanza, contribuendo così a mantenere attenzione e concentrazione ai necessari livelli.
Il visore per cani è quindi completo di telecamera integrata, speaker e microfono. Tuttavia, è emerso come i comandi audio in situazioni del genere siano il più possibile da evitare, in quanto fonte di confusione.
Per chi vede la prospettiva con una certa diffidenza, non c’è tuttavia ancora ragione di preoccuparsi. Anche se le fasi successive del progetto sono già state finanziate, al momento il prototipo è ancora piuttosto grezzo.
Il dispositivo utilizza infatti dei comuni occhiali protettivi militari, ai quali è stata letteralmente aggiunta l’elettronica, compreso un walkie talkie per le comunicazioni audio. Inoltre, per ora il visore per cani resta cablato, quindi ancora lontano non solo da una potenziale distribuzione commerciale, quanto da uno stesso impiego reale sul campo.