VO2 Max, novità Watch e alleato prezioso per la salute di tutti
Tra le novità di watchOS 7.2, la maggiore attenzione di Apple Watch al VO2 Max, indice del tono cardiovascolare, non solo per sport
Tra le diverse novità, l’ultima versione del sistema operativo watchOS 7.2 per Apple Watch presenta un aspetto importante da sottolineare, l’indicazione sullo stato di salute complessivo calcolato in base al valore VO2 Max e riassunto nell’indice di Tono cardiovascolare.
In termini assoluti, non si può parlare di vera e propria novità. Gli algoritmi Apple per Watch si concentrano già da tempo sull’analisi delle funzioni cardiache e relativi rischi. Uno dei primi sistemi con cui lo smartwatch si è fatto strada è proprio la possibilità di riconoscere aritmie e avvisare quindi per tempo sul pericolo di problemi al cuore.
Ora però, Apple riesce ad andare oltre. Aspetto importante, non tanto con un’evoluzione hardware, ma con un ulteriore sviluppo del software. Quindi, accessibile a tutti i modelli compatibili con watchOS 7.2.
VO2 Max, alleato prezioso per la salute, di tutti
In realtà, la mossa ufficiale di Apple ha più il sapore di un richiamo verso funzioni almeno in parte già presenti da tempo ma non sempre conosciute e sfruttate a dovere, rispetto a un vero e proprio annuncio. Un invito ad affidarsi di più a una funzione facile da interpretare e potenzialmente molto utile per la salute.
La complessità è infatti tutta alle spalle di quanto vede l’utente di Watch. È l’algoritmo a occuparsi di rilevare e calcolare i parametri per ricavare attraverso il VO2 Max una sorta di indice complessivo di buona salute. Qualcosa di non molto diverso dal valore PAI Health, adottato come standard da diversi altri produttori.
Importante quindi sapere anche qualcosa di più sul VO2 Max. Il livello di ossigenazione del sangue, indica in pratica quanto ossigeno un organismo umano è in grado di consumare durante uno sforzo. Una sorta di carburante per l’attività fisica. In estrema sintesi, più ne viene consumato, meglio lavora il sistema cardiocircolatorio.
L’aspetto più importante è come viene calcolato il VO2 Max. Fino a oggi, una lettura affidabile era possibile solo in un ambulatorio specializzato, sotto lo sforzo per esempio di un tapis-roulant, con un apparato collegato a naso e bocca per analizzare il respiro.
Per quanto da considerarsi ancora non abbastanza precisa da risultare completamente affidabile a livello medico, la procedura sposata anche da Apple è comunque un importante passo in avanti.
Non solo per sport
Prima di tutto, perché permette una lettura più continua ed estesa, aumentando quindi i dati raccolti e favorendo quindi stime più precise in condizioni reali e con un quadro più completo.
Inoltre, lavorando in combinazione con GPS, accelerometro e giroscopio, gli altri sensori in genere presenti in uno smartwatch, le informazioni sono più complete. Per esempio, oltre al valore massimo del’ossigenazione nel sangue, è possibile rilevare anche il valore minimo, o seguire l’andamento completo nel corso di una giornata.
In pratica, il riscontro commerciale utile per rendere Watch e rivali ancora più interessanti per il mercato. In questo modo il VO2 Max non è utile solo ad atleti o appassionati di sport, ma diventa un altro indicatore prezioso per chiunque sia interessato a tenere sotto controllo lo stato di salute.
Soprattutto, uno strumento in più nella sfida al momento più importante per il mondo smartwatch, la conquista di un posto in prima fila in una telemedicina ormai lanciata verso una rapida diffusione.