Meno AirPods del previsto, la concorrenza a Apple si fa sentire
Per la prima volta dopo cinque anni, la produzione di AirPods viene ridotta rispetto alle previsioni. Gli auricolari non sono più solo Apple
Sono sempre tanti, più di tutti gli altri, ma quest’anno gli AirPods saranno un po’ meno del previsto. Apple infatti ha deciso di tagliare la produzione in una misura tra il 25% e i 30% rispetto alle previsioni annuali.
Senza tanti giri di parole, non per cambiamenti nelle strategie di vendita, quanto invece proprio per un calo nella domanda. Le previsioni di vendita restano comunque importanti, si stima infatti con consegnare tra 75 e 85 milioni di nuovi AirPods, rispetto alle 110 milioni di unità preventivate.
Rallentamento prevedibile
Al momento, non è ancora chiaro se l’operazione riguarderà entrambi i modelli AirPods e AirPods Pro, oppure solamente una delle due. D’altra parte, non è da escludere sia una situazione diffusa e non limitata solo ad Apple. Il settore hearable infatti cresce ormai in misura importante, almeno del 10% all’anno, ma spesso anche di più, ormai dal 2016, quando si sono visti i primi modelli.
Secondo Counterpoint, lo scorso anno si sono venduti 72,8 milioni di AirPods, il 31% del mercato. Considerando anche HomePod, nei soli ultimi tre mesi del 2020, un settore stimato in 12,97 miliardi di ricavi, 11% del fatturato Apple.
I rivali non stanno a guardare
Secondo gli analisti però, c’è comunque dell’altro. Più di ogni altro settore, questo risente della concorrenza sempre più agguerrita e variegata. La differenza di prezzo rispetto a modelli magari non altrettanto iconici ma sicuramente allo stesso livello per prestazioni, è spesso abbastanza alta da indurre a cercare alternative.
Una concorrenza estesa ormai apertamente anche ai marchi storici del settore audio. Ai tradizionali rivali Samsung, Huawei e più di recente Xiaomi, si è infatti aggiunta una pattuglia guidata da Creative, Bose e Sennheiser.
Da Apple nessun commento ufficiale, anche se le ragioni di un calo nelle vendite non mancano. Prima di tutto, per questioni fisiologiche. Proprio la rapida crescita degli anni passati è premessa praticamente certa di una durata limitata nel tempo.
Inoltre, potrebbe essere facile ricondurre il calo nella produzione previsto per le vendite di autunno con il principale appuntamento annuale di nuovi annunci Apple, in prossimità dei quali è lecito aspettarsi un atteggiamento più attendista da parte degli utenti, in vista di novità.
Secondo gli analisti tuttavia, i segnali portano invece a ritenere sia ormai prossimo il momento per un calo nelle vendite di AirPods. Se non in termini assoluti, molto probabilmente almeno come quota di mercato.
Pubblicato il 29/4/2021