L’intelligenza artificiale Google pronta a risolvere i problemi di pelle

L’intelligenza artificiale Google pronta a risolvere i problemi di pelle






In arrivo un sistema di intelligenza artificiale Google in grado di riconoscere potenziali problemi di pelle, capelli e unghie da una foto

Grazie alle più recenti tecnologie Google costruite intorno all’intelligenza artificiale, presto basterà uno smartphone per capire lo stato di salute per diversi organi del corpo umano. Inquadrando macchie sulla pelle, capelli, unghie e altre parti visibili, si potrà avere una prima risposta su eventuali problemi dermatologici.

La tecnologia Google in fase di sperimentazione è quasi pronta per essere messa al servizio dei sistemi sanitari nazionali. In particolare, per problemi legati alla pelle. Ogni anno infatti, sul motore di ricerca sono circa dieci miliardi le ricerche sull’argomento.

Una banca dati di immagini al servizio della dermatologia

Perché allora non sfruttare tecnologie e informazioni, verificate, disponibili per dare una prima risposta all’utente? Oltre naturalmente a indicare quando sia il caso di rivolgersi a uno specialista. Attualmente, cono circa due miliardi le persone al mondo a soffrire di problemi dermatologici, a fronte di risorse specializzate non sempre sufficienti.

L’idea di uno strumento per diagnosi dermatologica sfruttando l’intelligenza artificiale è quindi prima di tutto un aiuto proprio ai medici specialisti, per una prima selezione dei casi realmente da seguire di persona. Considerando inoltre come ormai il primo passo in questi casi sia comunque una ricerca su Google, offrire uno strumento in grado di agire per immagini oltre che per parole, aumenta l’affidabilità.

Foto di Alexandr Ivanov da Pixabay

Tre foto per una prima risposta

Il progetto è già in fase avanzata e l’obiettivo è presentarlo ufficialmente entro la fine dell’anno. L’uso è estremamente semplice. Si inquadra con la fotocamera dello smartphone il tratto di pelle, i capelli o l’unghia interessata, si scattano almeno tre immagini da angolazioni diverse e si invia tutto via Web.

Dopo aver risposto ad alcune domande su durata, sensazioni e altri sintomi, una sorta di anamnesi a distanza, il sistema di intelligenza artificiale Google si mette all’opera per trovare una risposta o una lista di possibili problematiche da considerare. Se la risposta non è considerata abbastanza precisa, può comunque diventare un punto di partenza per ulteriori approfondimenti.

L’obiettivo, ribadisce Google, non è naturalmente sostituirsi a un medico specialista. Semplicemente, sfruttare un archivio abbastanza grande di immagini e sintomi per trovarne una il più simile possibile da riportare all’utente.

Aspetto decisamente interessante per certi versi, il sistema di intelligenza artificiale applicato alla dermatologia è già stato approvato nell’Unione Europea come dispositivi medico di Classe I, vale a dire quale  apparecchiatura generica non alimentata elettricamente e che opera solo a livello superficiale. Mentre è ancora in attesa di approvazione negli USA.


Pubblicato il 19/5/2021

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