Novità nel mondo wearable, gli smartglasses si fanno sentire
Nella crescita sempre importante del settore, iniziano a farsi strada gli smartglasses, ma solo con funzioni audio
La vera notizia del primo trimestre 2021 per il mercato wearable non è tanto l’ulteriore crescita di un settore sempre più in ottima salute. Come sottolinea IDC, la svolta veramente interessante ormai alle porte è la sua diversificazione, guidata dagli smartglasses.
Per quanto rimangano ancora la maggior parte delle vendite, smartwatch, tracker e auricolari total wireless non sono più i soli rappresentanti del wearable. Avanza anche l’interesse verso smartring, smart patch e soprattutto i primi modelli di smartglasses.
Non si parla tanto di quelli più sofisticati rivolti alla realtà aumentata, ancora troppo ingombranti, complessi e costosi. Grazie soprattutto alla spinta di Amazon e Bose si stanno affermando le versioni rivolte alle funzioni audio, decisamente più pratici e pronti a fare tendenza.
Wearable, crescita continua
Per effetto anche di questo, il bilancio dei wearable è ancora positivo. Nel primo trimestre del’anno IDC ha registrato consegne per 104,6 milioni di unità, vale a dire, bon il 34,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, quando gli acquisti avevano raggiunto quota 77,8 milioni.
Unica possibile osservazione, qualcosa meno rispetto al record assoluto degli ultimi tre mesi dell’anno scorso. Tipicamente però, il periodo dell’anno migliore per le vendite, per effetto del Natale e degli annunci autunnali di diversi produttori, Apple in prima fila.
Un mercato per buona parte sempre in mano a Apple Samsung, rispettivamente con una quota del 28,8% e dell’11,3%. In entrambi i casi, cifre con due possibili interpretazioni. Da una parte, un progresso, del 19,8% e del 35,7% nel giro di dodici mesi. Dall’altra, una perdita di quota per Apple, dal 31,1% e solo un lieve aumento per Samsung, dall’11,2%. Watch e AirPods in particolare, scendono sotto la quota psicologica del 30% dopo anni.
In difficoltà anche i diretti inseguitori, Xiaomi e Huawei. La prima in particolare, registra una importante battuta d’arresto, unica tra i primi cinque ad accusare un calo anche nelle vendite, dell’1,8%. Con 10,2 milioni di prodotti venduti, si trova costretta a restituire a Samsung il secondo posto.
Il buon incremento Huawei, del 31,1% non è invece abbastanza per insidiare i rivali. La quota di mercato resta infatti praticamente stabile perdendo di fatto solo uno 0,2%, equivalenti a 8,6 milioni di unità consegnate.
Smartring e smartglasses, la spinta dal basso
In prospettiva futura, i movimenti più interessanti arrivano però dalle parti basse della graduatoria. A parte il caso BoAt i cui numeri sono al momento frutto prevalente di vendite nel mercato indiano, segnali arrivano dai piccoli marchi. Nomi al momento ancora poco noti ma dai quali attendersi interessanti sorprese.
Per esempio, inizia a prendere consistenza l’interesse verso lo smartring Oura, soprattutto nel mondo dello sport. Il resto del mercato dietro ai primi cinque, sale infatti al 39,1%, invertendo una tendenza al consolidamento affermatasi negli ultimi tempi.
Per buona parte, merito appunto della crescita di interesse per gli smartglasses audio. La possibilità di combinare occhiali da sole con funzioni audio in un sistema più pratico, originale e con prezzi in linea con gli auricolari total wireless più ricercati, sta raccogliendo consensi.
Non a caso, in questo caso non si parla della classica startup, ma di marchi tra i più affermati nel settore. Al fianco della specialista Bose si trovano infatti la sempre attenta Razer e soprattutto il potere trainante di Amazon. In diversi sono già pronti a scommettere; se non già questa, l’estate successiva potrebbe segnare la vera e propria esplosione degli smartglasses audio.
Pubblicato il 31/5/2021