Due mesi di Lifestyle Medicine, la cura Fitbit per vivere sereni

Da Fitbit e l’Auxologico di Milano arriva il programma Lifestyle Medicine, due mesi per imparare abitudini sane con l’aiuto dei wearable
Senza alcuna pretesa di sostituirsi alle competenze di uno specialista, ma fornire semmai uno strumento di valutazione in più, tra gli obiettivi principali di Fitbit, uno dei principali è contribuire a migliorare la qualità della vita. Un percorso nel quale è fondamentale lavorare in sintonia con il mondo della Sanità e dal quale è caturito il progetto Lifestyle Medicine.
Il frutto più recente della consolidata collaborazione con IRCCS Istituto Auxologico Italiano. Ricerche di alto livello infatti, hanno confermato l’utilità dei wearable quale stimolo per la promozione di stili di vita sani e per la riduzione del rischio di malattie croniche
Da una parte quindi Fitbit, la cui missione è aiutare a prendere consapevolezza del proprio stato di salute, imparando a conoscersi meglio per stare bene e prevenire possibili malattie. Dall’altra, l’Istituto Auxologico Italiano, con l’obiettivo di trasferire al paziente le nuove conoscenze e i progressi della ricerca biomedica, combinando diagnostica e informazione.

La strada verso una vita più serena
Il risultato più recente è Servizio di Lifestyle Medicine in cui il paziente, accompagnato da una squadra multidisciplinare di clinici, utilizza un dispositivo wearable Fitbit come strumento di monitoraggio del proprio percorso di presa di consapevolezza e abitudine a stili di vita sani.
Un progetto partito da un presupposto fondamentale. Il nostro stato di salute è infatti influenzato dalle abitudini di vita. Infatti, circa due terzi delle malattie croniche (si parla di malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, diabete, tumori intestinali, depressione) sono conseguenza di scelte scorrette. Alimentazione e sedentarietà prima di tutto, ma anche eccesso di stress o insonnia, oltre ad aspetti come abuso di alcol e fumo. Al contrario, uno stile di vita sano riduce dell’80% il rischio di sviluppare malattie croniche.
Lifestyle Medicine è stato ideato dalla Dottoressa Cecilia Invitti, Direttore del Laboratorio Sperimentale di Ricerca di Medicina Preventiva presso IRCCS Auxologico. In particolare, prevede un percorso distribuito in un arco di tempo di due mesi con l’obiettivo di abituare i pazienti a comportamenti quotidiani più salutari.

La forma ritrovata in due mesi
Grazie anche a dispositivi Fitbit forniti in comodato d’uso, gli specialisti del caso seguono la persona anche a distanza. Dai dati rilevati e trasmessi im forma riservata e protetta dall’app associata, i professionisti potranno avere sotto controllo informazioni importanti come i parametri dell’attività fisica giornaliera e l’andamento del battito cardiaco.
Inoltre, la qualità del riposo con analisi delle singole fasi leggero, profondo e REM, nonché il tempo di veglia, e conseguente punteggio del sonno. Sempre di notte, viene anche misurata la variabilità del livello di saturazione di ossigeno nel sangue. Inseriti invece manualmente gli alimenti assunti durante la giornata.
Il percorso Lifestyle Medicine dura due mesi. Si parte da un incontro fisico presso l’ambulatorio, con una visita per la definizione degli obiettivi, una valutazione nutrizionale con relativo piano dietetico, un colloquio psicologico e una valutazione motoria con relativa pianificazione dell’attività.

A seguire, l’operatore verifica regolarmente da remoto i parametri raccolti dalle abitudini del paziente in condizioni quotidiane. Nel primo mese sono previsti anche quattro videocolloqui a distanza per analizzare insieme i progressi, fornire risposte rapide ai dubbi, mettere a punto strategie su come affrontare le difficoltà quotidiane nel gestire il cambiamento e supporto psicologico con eventuali modifiche al piano dietetico e motorio.
Trascorso il primo mese un nuovo incontro in presenza presso l’ambulatorio Lifestyle Medicine permette una valutazione intermedia dei risultati raggiunti. Al termine, ultimo appuntamento con l’internista per la valutazione dei risultati raggiunti e le indicazioni su come proseguire in autonomia.
Pubblicato il 18/6/2021