Può essere Smart Glasses la vera rivoluzione Xiaomi
Passati in secondo piano rispetto ai nuovi smartphone, gli Smart Glasses Xiaomi hanno le carte in regola per rivoluzionare il settore
Dietro il grande clamore costruito ad arte degli annunci Apple e Xiaomi di questi giorni, sono passate in secondo piano un paio di novità molto più interessanti sotto il profilo dell’innovazione. Proprio quelle non particolarmente presenti nell’ultima generazione di entrambi i marchi. Per il marchio cinese in particolare, l’avvento degli smartglasses.
Una sfida interessante per diversi motivi. Prima di tutto, in un settore dove al momento tra i grandi protagonisti in pochi hanno trovato successo. Emblematica al riguardo, la poco felice esperienza dei Google Glass, ma anche quella meno pubblicizzata ma altrettanto deludente di Intel.
Smart Glasses, la sfida coraggiosa Xiaomi
Inoltre, perché gli smartglasses Xiaomi si cimentano nella versione al momento più difficile da piazzare sul mercato, quella con realtà aumentata integrata. La stessa Facebook, protagonista dell’annuncio più recente al riguardo, non si è discostata dalla tendenza attuale di concentrarsi sulle funzioni audio per favorire peso, dimensioni, estetica e soprattutto praticità d’uso.
D’altra parte, riuscire nell’intento significherebbe per Xiaomi uscire dallo stereotipo delle società cinesi brave soprattutto a copiare per passare dalla parte di chi apre la strada dell’innovazione.
Una sfida tutta orientata alla concretezza, a partire dal nome non particolarmente creativo Smart Glasses. Racchiusa in 51 grammi di peso, ai quali comunque ci si dovrà abituare.
Linee ben marcate, per un concentrato di tecnologia
Le linee in effetti non sono particolarmente delicate. La montatura risulta infatti piuttosto spessa, anche se omogenea. Una soluzione utile a distribuire a dovere tutta l’elettronica del caso senza variazioni di spessore pronunciate.
Le funzioni di base naturalmente non mancano. Speaker e microfoni garantiscono la gestione di chiamate, notifiche e musica. Non manca anche una fotocamera, bene integrata sulla cerniera della stanghetta di sinistra, anche se con una risoluzione non certo clamorosa di 5 MP. Utile comunque per una funzione interessante, la possibilità di inquadrare un testo e ottenere la traduzione
La vera novità però è esattamente dall’altra parte. La stanghetta di destra degli Smart Glasses contiene infatti il proiettore. Elemento critico per qualsiasi altro modello in commercio, tipicamente troppo vistoso e poco efficiente, in questo caso sembra aver trovato una collocazione ideale, superando anche la necessità di un complicato sistema di lenti per trasportare le immagini.
La vera scommessa è la realtà aumentata
L’ottica MicroLED permette di proiettare pixel con maggiore intensità luminosa e maggiore densità, a vantaggio quindi di leggibilità e qualità. Non che su degli smartglasses serva al momento una qualità fotografica, utile tuttavia per rendere chiare anche le informazioni più piccole.
La grafica monocromatica proiettata sulla lente di destra assolve a diversi compiti. In tutti i casi, importante è la discrezione, non distrarre cioè l’utente dalla visuale principale. Per questo, è per esempio possibile selezionare le notifiche e relativi mittenti da visualizzare. Per le chiamate, è possibile vedere il numero prima di rispondere.
Non manca anche una delle funzioni più promettenti, anche se finora poco sfruttata se non in modelli espressamente concepiti per lo sport. Smart Glasses infatti, promettono pieno supporto alla navigazione GPS visualizzando le indicazioni sul display, permettendo quindi di tenere lo sguardo sulla strada. Funzione inoltre, disponibile anche in autonomia dallo smartphone una volta impostato il percorso, sfruttando la memoria interna.
La parte hardware degli Smart Glasses Xiaomi fa affidamento a un processore ARM quad-core, con connettività sia Wi-Fi sia Bluetooth.
Al momento però, non si parla ancora di tempistiche e tantomeno di prezzi.
Pubblicato il 17/9/2021