Il visore Apple punta all’8K e da appuntamento al prossimo anno
Previsto per la metà del 2022, il visore Apple per la realtà virtuale avrà display 8K, audio surround e sarà molto leggero, ma non nel prezzo
Mentre tutta l’attenzione nei confronti di Apple è concentrata sulle nuove versioni di iPhone, iPad e Watch, continua anche il lavoro per uno dei progetti più intriganti in prospettiva futura, il visore per la realtà virtuale View.
Come facile prevedere, il visore Apple per la realtà virtuale non sarà come tutti gli altri. Prima di tutto, pochi o nessun compromesso con qualità ed estetica. Il display avrà infatti una risoluzione di 3.000 dpi, circa cinque volte la media dei modelli attualmente in commercio.
Per aiutare a capire il salto di qualità atteso, fino a oggi la stessa Apple non è andata oltre display Retina da 227 dpi. Questo grazie alla più recente tecnologia OLED, grazie alla quale sarà possibile abbinare due pannelli da 3.000 dpi ciascuno. In pratica, una risoluzione 8K.
Precisione mai vista prima
Una resa visiva utile e apprezzabile per effetto della ridotta distanza tra occhio e superficie di proiezione. Per la stessa ragione, una tecnologia non in grado di incidere significativamente su tablet e smartphone.
Il programma del visore Apple per la realtà virtuale appare al momento più avanzato rispetto all’altro progetto atteso, quello degli smartglasses. Non vengono però dati in competizione. Semplicemente, si tratta di tempi di sviluppo diversi.
I segnali interessanti sono relativi alla sperimentazione. Apple ha infatti già contattato diverse aziende specializzate per mettere a punto i software in grado di testare le potenzialità del nuovo visore. Tra i problemi da considerare, anche la potenza di calcolo necessaria a sfruttare la qualità del display garantendo la fluidità dei movimenti e il realismo del caso.
Secondo i meglio informati, il corredo prevede anche una decina, o anche di più, tra sensori e videocamere, necessarie per garantire una precisione altrettanto elevata nel tracciare i movimenti. Oltre al’ottica per inquadrare la visuale esterna alla quale applicare anche la realtà aumentata.
A questi, quasi sicuramente verranno aggiunti anche altri sensori legati alla biometria. Anche se a questo punto però bisogna lavorare un po’ di immaginazione, sembra lecito aspettarsi software in grado di reagire a fattori come respirazione, battito cardiaco o altri indicatori emotivi.
Sul fronte audio invece, il View sfrutterà la tecnologia ormai consolidata degli AirPods, in grado di aumentare la resa surround all’interno di uno spazio chiuso.
Per quanto riguarda le interazioni invece, perde quota la suggestiva ipotesi di leggere semplicemente i movimenti di mani e corpo. Al momento, la strada più gettonata resta quella di comandi da impugnare.
Leggero nel peso, molto meno nel prezzo
In ogni caso, il peso non dovrà superare i 200 grammi, con l’ambizione di essere più vicini ai 100 grammi. Al momento, la media del settore è ben più alta, si parla di 300 grammi.
Dati finora diramati con estrema parsimonia, sempre utile a creare la divuta attesa. Sulla base delle informazioni raccolte però, il noto designer Antonio de Rosa ha rinnovato la propria attenzione ad Apple, proponendo una possibile interpretazione di View.
Secondo i più ottimisti, l’evento è in calendario già per la prima metà del 2022. Tempi quindi relativamente brevi per un progetto di tale portata. Le cui ripercussioni inevitabilmente ricadranno sugli smartglasses, quasi sicuramente rimandati almeno fino al 2025.
Poche speranza infine di pensare a un prodotto popolare. Come qualsiasi altro prodotto, anche il visore Apple richiederà investimenti superiori alla media, nell’ordine dei 3.000 dollari.
Pubblicato il 20/9/2021