Sugli smartwatch Garmin il livello di glucosio Dexcom
Attraverso ConnectIQ è possibile visualizzare sugli smartwatch Garmin il livello di glucosio nel sangue rilevato da un sensore esterno
Dove finora non è ancora riuscita Apple, potrebbe essere invece Garmin la prima azienda a integrare in uno smartwatch consumer il rilevamento del livello di glucosio nel sangue. Naturalmente, con tutti i requisiti del caso per ottenere la certificazione a livello medico.
Uno dei pallini fissi di Apple, per un certo tempo data addirittura come possibile novità su Watch 7, in realtà resta ancora in alto mare. Anche se con meno risonanza la stessa Garmin tuttavia, è al lavoro su uno degli obiettivi più promettenti per il futuro del settore.
Con le dovute precauzioni, in questo caso però qualcosa si muove. Importante chiarire da subito, al momento non si parla assolutamente di un Fenix 7 o successivi, o di un futuro Vivoactive o Forerunner con sensore per il glucosio nel sangue integrato.
L’unica strada percorribile è l’integrazione
Da un punto di vista più realistico però, Garmin prova ad affrontare la questione con un approccio diverso. Attualmente, l’unica strada percorribile. Per qualche tempo seguita anche da Apple per poi essere trascurata.
All’interno di ConnectIQ, l’app di riferimento per i dispositivi Garmin, è stato infatti inserito anche il rilevatore per il livello di glucosio nel sangue Dexcom. La novità non è tanto nell’integrazione. La tecnologia G6 Continuous Glucose Monitor (CGM) System di Dexcom prevede infatti un sensore da inserire sottopelle in grado di trasmettere dati a un dispositivo connesso.
Glucosio e smartwatch, approccio a distanza
Finora però, si parla praticamente solo di smartphone o tablet. Ora invece, sarà possibile avere la situazione sotto controllo direttamente al polso, connettendo lo smartwatch. In dettaglio, Fenix 6, Vivoactive 4, Marq, e Forerunner 245 Music, Forerunner 745 e Forerunner 945. Un elenco già più lungo degli Apple Watch, compatibili solo fino alla versione 4.
In ogni caso, un primo passo avanti importante non solo per chi ha problemi di salute. Il dato infatti, può essere utile nella pratica sportiva intensa, come ulteriore livello di analisi per studiare condizione e prestazioni.
Pubblicato il 21/10/21