Vent’anni di iPod, la rivoluzione tenuta nascosta fino all’ultimo
Tra i simboli più importanti della storia Apple, vent’anni fa iPod ha stravolto le regole grazie anche a una messa a punto particolare
Oggi l’iPod è diventato precocemente oggetto quasi da modernariato, usato da pochi fedelissimi. Eppure, è uno dei dispositivi ad aver inciso maggiormente nella storia Apple e della miniaturizzazione al servizio della praticità d’uso. Nei primi passi, una storia non molto lontana da quella seguita da Watch.
Tutto questo nel giro di vent’anni. Forse pochi in assoluto, certamente un’epoca quando si parla di tecnologia. Eppure, iPod non è stato solo una delle tante idee Apple capace di cambiare le abitudini e tracciare una nuova strada. Ha offerto la possibilità di ascoltare musica ovunque in modo totalmente diverso, diventando il simbolo di una generazione.
La musica cambia ritmo
Mettere cioè da parte quegli apparati ingombranti, scomodi e per nulla pratici per ascoltare prima le musicassette e poi i CD-ROM. Nel giro di poco tempo, mandare in pensione anche i primi tentativi di sfruttare hard disk da 2,5”. Certamente più piccoli ma comunque alle prese con problemi di alimentazione, riscaldamento e fragilità.
Con iPod, Apple ha saputo andare oltre tutto questo. Per riuscirci però, ha dovuto essere molto attenta nella fase di sperimentazione. Se la progettazione poteva infatti restare al sicuro all’interno dei centri ricerca, era comunque necessario verificare il comportamento sul campo, per strada in mezzo alla gente.
La posta in gioco era alta, Apple era già al centro dell’attenzione e non si poteva lasciare fuoriuscire alcuna informazione. Punto sul quale Steve Jobs era intransigente, giocando sull’effetto sorpresa al momento del lancio e la possibilità di tenere a distanza i rivali.
Il vero iPod nascosto da un guscio
La soluzione è stata quella di occultare il più possibile il prototipo. Come rivela Panic Blog, con un sistema abbastanza curioso. L’elettronica di base del futuro iPod è stata quindi inserita all’interno di una sorta di guscio, simile a quelli molto diffusi alcuni anni fa per proteggere i telecomandi delle TV.
Oltre a un curioso colore giallo, decisamente poco in linea con le strategie Apple, a colpire sono le dimensioni. Forse anche come depistagigo, decisamente superiori a come sarebbe risultata la versione finale, soprattutto occupando una minima parte dello spazio disponibile.
Esattamente il contrario di quanto si insegue ancora oggi, cercando quasi con ossessione di comprimere sia lo spazio occupato dall’elettronica sia quello della disposizione interna di tutti i componenti.
Apple non è stata la prima in assoluto a seguire la strada dei lettori musicali con memoria interna. Un ruolo importante, l’ha giocato per qualche tempo anche Creative. iPod però, ha stravolto il mercato, trovando la giusta combinazione per dimensioni, praticità ed estetica.
In quel periodo, il problema era soprattutto la memoria. La scelta era tra un hard disk da 2,5”, in seguito anche con alcune versioni da 1,5”, piccolo e capiente ma anche fragile, oppure una memoria flash interna molto più compatta ma ai tempi anche poco affidabile.
Il vero problema però, nella fase iniziale si è rivelato il sistema di comando. Inizialmente, l’iconica serie di comandi in cerchio era sostituta da una più pratica e sicura serie di tasti.
Agli arbori di una nuova era
La qualità del lavoro Apple è stata comunque confermata da quanto avvenuto negli anni successivi, quando l’azienda è stata per diverso tempo il principale acquirente a livello mondiale di hard disk e memorie flash destinate alle varie versioni di iPod cresciute e succedutesi rapidamente.
Oggi, del semplice lettore di musica è rimasto poco a parte i ricordi. Uno dei tanti dispositivi capaci di cambiare abitudini per ogni tipo di persona, dal manager allo sportivo, passando per pendolari e ragazzi alla ricerca di privacy. Nel caso Apple, si parla più di una console portatile dove la riproduzione è solo una della diverse funzioni e neppure la più importante.
Tuttavia, iPod ha segnato una svolta importante nel mondo della tecnologia, così come la sua progettazione. Accorgimenti come nascondere il prototipo all’interno di un guscio dalle forme completamente diverse da quelle reali è la soluzione adottata anche per Watch e tenerlo nascosto fino al momento della presentazione ufficiale. Alla luce dei fatti, un’altra operazione decisamente ben riuscita.
Pubblicato il 9/11/2021