Batteria Ionic a rischio, Fitbit non esita sul richiamo
A seguito di alcuni casi di surriscaldamento nella batteria Ionic, Fitbit emette un richiamo con rimborso o sconti su prodotti nuovi
Finisce nel modo meno prevedibile la carriera di Ionic, uno degli smartwatch Fitbit più rappresentativi nella breve storia dell’azienda, oggi nelle mani di Google, capace di cambiare l’approccio ai wearable all’insegna del benessere.
A causa di alcune segnalazioni su rischi legati alla batteria, Fitbit non ha infatti esitato a emettere un richiamo per Ionic. È stato verificato come la batteria dello smartwatch in produzione tra il 2017 e il 2020 possa surriscaldarsi con un conseguente rischio di ustione.
Immediata la risposta dell’azienda, senza nascondersi. Fitbit offre infatti un rimborso ai clienti. Informazioni e relativa procedura sono già attive sul sito Web dell’azienda.
In alternativa, viene anche proposto l’accesso a uno sconto speciale su determinati dispositivi, cinturini e servizi, per un periodo di tempo limitato.
Fine poco gloriosa per un’icona Fitbit
Dopo i primi tracker, Ionic di può considerare il primo vero e proprio smartwatch rappresentativo di Fitbit. Il modello grazie al quale ha inziato a raccogliere consensi un concetto nuovo di wearable.
Non più una sorta di telecomando dello smartphone, come nei modelli fino a quel momento più diffusi, ma vero e proprio dispositivo indipendente, con funzionalità proprie, in grado di essere sfruttato da solo e limitare la connessione alla sola sincronizzazione.
In particolare, la presenza del GPS ha permesso a tantissimi appassionati di praticare corsa, ciclismo, trekking o altre discipline di registarre le proprie attività in maggiore libertà, senza odversi dotare di wearable dedicati.
Nota inviata da Fitbit in seguito alla pubblicazione dell’articolo
“La sicurezza degli utenti è da sempre una priorità assoluta per Fitbit e per dovizia di cautela stiamo volontariamente richiamando gli smartwatch Ionic. Abbiamo ricevuto un numero molto limitato di segnalazioni di casi in cui la batteria dello smartwatch si è surriscaldata, creando un potenziale pericolo di ustione: secondo l’annuncio regolamentare negli Stati Uniti, il totale rappresenta meno dello 0,01% delle unità vendute. Questi incidenti sono molto rari e il richiamo di Ionic non ha alcun impatto su tutti gli altri smartwatch e tracker Fitbit”.
Pubblicato il 2/3/2022