Lo smartwatch del futuro punta in alto
L’integrazione di un sensore per l’altitudine permetterà di allargare il mercato degli smartwatch alle attività in palestra o allo spinning
I favori raccolti negli ultimi anni dagli smartwatch sono stati probabilmente superiori anche per più ottimista tra i produttori. Eppure, i margini di miglioramento restano ancora ampi. Vale la pena di esplorarli, grazie anche alle indicazioni frutto dell’ultima ricerca IDTechEx. In particolare, uno in grado di portare la sfida su un nuovo livello
Buona parte di questo successo è dovuto alla possibilità di tenere sotto controllo parametri di base, a partire dalla frequenza cardiaca. Rispetto alle prime idee di smartwatch legati soprattutto alle notifiche di chiamate e messaggi, una effettiva novità. In combinazione con passi e distanza, una base utile per sviluppare la tanto apprezzata possibilità di registrare attività fisica.
Per tanti sport ma non per tutti
Anche se il numero e la varietà di discipline registrabili, grazie all’importante integrazione del GPS, cresce regolarmente, restano però alcuni vuoti da colmare. Esercizi molto diffusi come per esempio lo spinning restano difficili da tradurre correttamente in passi. Così come numerosi esercizi tipici dell’attività in palestra, o anche tennis e golf.
Questo perché mentre il movimento in avanti o laterale può essere riconosciuto con margini di errore accettabili. Il problema è integrare anche il movimento verticale quello legato a salti, step e gesti simili. Resta anche difficile ricavare indicazioni attendibili dal semplice tracciato dell’attività cardiaca.
Qualche tentativo ha provato a farlo Apple, con funzioni dedicate a nuoto e canottaggio. Alla luce dei fatti, con riscontri però ancora trascurabili. Per avere l’afidaiblità del caso, bisogna andare verso modelli specifici, di fascia alta. Quelli nel catalogo Suunto o alcuni modelli Garmin.
Altitudine, il sensore della prossima generazione
Una soluzione in teoria esiste. Un semplice sensore in grado di rilevare i cambiamenti nella pressione atmosferica. A partire da una valutazione più approfondita dello sforzo fisico reale in situazioni come corsa, bicicletta in salita o arrampicata, si può pensare di sviluppare algoritmi abbastanza dettagliati da rilevare anche i movimenti delle braccia. Naturalmente, rispettando le preveidbili esigenze di spazio e consumi.
L’interesse dei produttori è concreto. Tra i più attivi, Bosch Sensortec studia da vicino il problema ed è ormai prossima mettere a punto un sensore in grado di rilevare differenze di quota fino a cinquanta centimetri. Non ancora sufficiente, ma certamente un risultato importante.
Mentre le discussioni sui futuri smartwatch sono in genere concentrate su funzioni legate alla salute, a partire da temperatura, pressione del sangue o livello di glucosio, la nuova generazione di smartwatch cresce quindi anche all’ombra di aspetti all’apparenza trascurabili ma in realtà in grado di aprire a nuove opportunità e raggiungere nuove vette sul mercato.
Pubblicato il 19/5/2022