Per Apple la salute è una missione, Watch il mezzo

Per Apple la salute è una missione, Watch il mezzo






Con uno studio, Apple evidenzia i benefici su salute e benessere dell’uso di Watch nella prevenzione, nelle cure e nell’attività fisica

La salute è uno dei punti strategici individuati da Apple per il successo di Watch. Tra i primi in assoluto a proporre wearable di livello consumer in grado di eseguire un ECG o rilevare potenziali segnali di aritmie cardiache, la ricerca non si è mai fermata, cercando sempre nuovi traguardi. I più attuali, attesi in occasione dell’ormai prossimo lancio di Watch 8

Fermo restando il valore puramente indicativo dei dati raccolti, a livello di diagnosi medica utili solo a supporto di esami clinici e comunque a discrezione di un medico, anche solo per l’opera di sensibilizzazione Apple ha il merito di aver aperto un nuovo mercato e cambiato la natura degli smartwatch.

Da semplice comando remoto dello smartphone, il contributo per renderlo dispositivo autonomo e indipendente è sicuramente per buona parte merito di Watch.

Anche se dietro i tanti esempi di successo come contributo importante in fase di prevenzione e individuazione di problemi cardiaci vanno considerati gli altrettanti, se non di più, falsi positivi, il tema è certamente attuale, e non solo per Apple.

Apple se la prende acuore

Al punto da realizzare un report sui risultati raggiunti e le prospettive sull’argomento. Per esempio, uno die meriti indiscussi degli smartwatch di ultima generazione è permettere a utenti, sviluppatori, strutture mediche e organizzazioni sanitarie di sfruttarli per abbattere le barriere tra le persone e le informazioni sulla salute, sempre nel massimo rispetto della privacy.

Gli sforzi di Apple si concentrano principalmente su due categorie, nelle quali è organizzato anche lo studio. La prima descrive l’attenzione posta sulle funzioni dedicate a salute e fitness. Nella seconda vengono pubblicati dettagli sulla collaborazione con la comunità medica al fine di sostenere la ricerca e la cura.

Apple ha iniziato a occuparsi di salute ancora prima dell’arrivo di Watch nel 2015. L’anno prima era infatti stata lanciata l’app Salute. Con una serie di funzioni dedicate. L’idea era offrire un luogo dove memorizzare e visualizzare i dati sulla salute. Quindi, inserire nello smartwatch funzioni dedicate, e da stimolo a migliorare la forma fisica in generale.

Caratteristiche oggi fatte proprie da diversi altri smartwatch. Ragione per cui, Apple sta guardando oltre, cercando di mettere a frutto la collaborazione avviata da tempo con il settore della Sanità.

Accordi quasi prevalentemente attivi negli USA, i cui risultati possono però certamente tornare utili ovunque. Non a caso, tra le strutture e le organizzazioni, si trova anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tra gli studi più importanti, Women’s Health Study, Heart and Movement Study e Hearing Study.

Punto di contatto tra medico e paziente

In particolare, da sottolineare i risultati raggiunti in tema di cartella clinica elettronica. L’integrazione nell’app Salute su iPhone, raccogliendo dati anche da app e dispositivi di terze parti, aiutano a consolidare la relazione medico-paziente con dati significativi e comprensibili.

Interessanti anche i programmi di assistenza domiciliare, mentre le équipe mediche sono maggiormente in grado di aiutare i pazienti con patologie croniche. Inoltre, il monitoraggio remoto sta riducendo i costi e i tempi di degenza anche nelle unità di terapia intensiva.

Al momento sono in corso 55 progetti in 17 Paesi con oltre un milione di utenti partecipanti a un programma di incentivazione con Apple Watch. i sono dimostrati efficaci nell’incrementare i livelli di attività fisica dei partecipanti e l’adozione di comportamenti salutari, come cicli di sonno regolari, mindfulness e alimentazione più sana.

Tutto questo non può fare a meno di considerare con la massima attenzione un aspetto molto delicato. In situazioni simili infatti, la privacy è un valore fondamentale. Le funzioni di Apple per salute e fitness prevedono quindi diversi accorgimenti. Quando iPhone è in modalità blocco, i dati nell’app Salute, tranne la cartella clinica, sono cifrati, così come qualsiasi informazione sincronizzata su iCloud.

Per chi usa una versione recente di watchOS e iOS con l’autenticazione a due fattori impostata di default e un codice di accesso, i dati saranno nascosti perfino alla stessa Apple.

In generale, i dati dell’app Salute non vengono mai condivisi con terze parti senza l’esplicito consenso dell’utente, anche parziale. Autorizzazioni rivedibili in qualsiasi momento.

Pubblicato il 26/7/2022


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights