I wearable per animali domestici, buoni amici dell’uomo

I wearable per animali domestici, buoni amici dell’uomo






Cresce la diffusione di wearable per animali domestici, con vantaggi per la salute degli animali e la serenità delle persone

Può sembrare ancora un settore di nicchia per pochi appassionati del genere. Invece, il mercato dei wearable per animali domestici inizia a offrire prospettive importanti. Secondo Research and Market infatti, nel 2028 raggiungerà un valore di 4,9 miliardi di dollari, grazie a una crescita annuale media del 13,1%.

Tra quelli definiti come Pet wearable rientrano dispositivi elettronici che possono essere applicati agli animali attraverso strumenti come per esempio un collare o una pettorina smart.

Diverse le ragioni. Tra le più diffuse, la sicurezza sapere sempre dove si trova se il sistema è collegato a un sistema GPS o altra rete di tracciamento. Oppure, al pari delle persone, monitorare alcuni parametri vitali per seguirne lo stato di salute.

Addirittura, in alcuni casi si parla di wearable per animali domestici in grado di aiutare il dialogo con le persone. Una sorta di traduttore, sulla cui affidabilità è però lecito dubitare.

Salute sotto controllo

Più importanti semmai gli strumenti in grado di studiarne il comportamento, utile a individuare per tempo eventuali problemi alla salute e intervenire prima che possa essere troppo tardi.

Quale sia la ragione, tutte concorrono in qualche modo ad attirare l’attenzione sul settore. Si spiega così il buono stato di salute destinato a durare almeno per i prossimi cinque anni.

Gli analisti sono propensi a considerare l’inizio di una sorta di circolo virtuoso. L’attenzione verso i wearable per animali domestici attira investimenti nel settore. Grazie a questi, sarà più facile perfezionare i dispositivi attuali e svilupparne di nuovi.

Il probabile aumento dell’offerta porterà a una concorrenza considerata positiva, sia sul fronte dei prezzi sia su quello della qualità e dell’evoluzione.

Mai più animali persi o abbandonati

Sfruttando le potenzialità espresse già oggi in altri settori da IoT, sarà presto possibile tenere sotto controllo lo stato di salute del proprio cane, gatto o altro animale di casa. Dimensioni cotennute e autonomia permetteranno per esempio di monitorare respirazione, frequenza cardiaca, o perfino eseguire un elettrocardiogramma senza che il diretto interessato se ne posa neppure accorgere.

I sistemi con GPS invece, quelli dove la domanda attuale registra la maggiore crescita, si riveleranno utili per non correre il rischio di perdere il proprio compagno, o anche solo per controllare si muova all’interno di un perimetro di sicurezza delimitato a piacere.

In prospettiva, potrebbe anche rivelarsi alleato prezioso per combattere la deprecabile pratica dell’abbandono.

Un’ultima osservazione interessante dello studio Research and Market riguarda il Covid-19. Durante la pandemia, l’adozione di animali domestici ha registrato un’impennata, sulla spinta anche dello smart working. Proprio le relative responsabilità sul controllo della salute, visite dal veterinario e incombenze simili portano spesso a cambiare idea nel giro di poco tempo.

Pubblicato il 12/8/2022


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