Lo smartring ci riprova, puntando sulla salute
Il metabolismo al centro delle analisi dello smartring di Ultrahuman, alla ricerca di salute e benessere giorno e notte
Per certi versi oggetto misterioso del mondo wearable, gli smartring hanno tuttavia un potenziale indiscusso. Per buona parte però, ancora praticamente tutto da scoprire e valorizzare. Ci prova Ultrahuman con la propria interpretazione Ring, distaccata dalle proposte precedenti.
Finora infatti, smartring è stato quasi sempre sinonimo di smartwatch per quanto riguarda le funzioni. Contando sulla maggiore praticità e autonomia, per compensare l’assenza di un display e le possibilità per forza di cose limitate.
L’idea è sfruttare la posizione e la maggiore predisposizione a indossarlo giorno e notte, per informazioni più affidabili e complete sulle funzioni vitali tradizionali. Dalle quali prende certamente spunto anche Ultrahuman, guardando però oltre.
Metabolismo osservato speciale
Punto di partenza è il metabolismo. La combinazione dei livelli di zucchero nel sangue, trigliceridi, lipoproteine ad alta densità, livello di colesterolo, pressione nel sangue compone un quadro sullo stato di salute complessivo.
Dati per buona parte rilevabili in sede medica, ma ai quali Ultrahuman con Ring è convinta di poter dare un aiuto importante. Dalla lettura dei movimenti giornalieri, uniti al monitoraggio della frequenza cardiaca, all’analisi del sonno e alle variazioni di temperatura corporea, l’algoritmo ricava indicazioni sullo stato di salute.
Oltre al quadro complessivo, informazioni utili anche per capire se, come e quando sia il momento adatto per impegnarsi in un esercizio fisico, regolarne l’intensità oppure addirittura se sia meglio aspettare per non sovraccaricare il proprio organismo.
Un gioiello per la salute
In situazioni del genere però, la prima sfida è convincere gli utenti a indossarlo. Un anello in particolare, richiama alla mente in gioiello e come tale deve sembrare anche uno smartring. La scelta è ricaduta su materiali particolari come titanio e carburo di tungsteno, lavorati con forme geometriche.
In questo modo si combinano leggerezza ed estetica, ma anche resistenza nelle situazioni più impegnative, come il nuoto o l’esposizione alle intemperie.
L’elettronica è tutta contenuta all’interno. In una parte della corona a contatto con la pelle sono visibili i sensori. Naturalmente, solo quando Ring non è indossato.
L’autonomia è dichiarata tra i quattro e i sei giorni. D’altra parte, in mancanza di display, vibrazione e suoni, l’assorbimento è minimo.
Più impegnativo invece il prezzo. Il listino ufficiale per consegne previste a partire dal prossimo autunno è di 299 euro. Per chi su Ring è già disposto a scommettere, con la prenotazione si può risparmiare 50 euro.
Pubblicato il 18/8/2022