L’allungo Venu Sq 2 di Garmin non lascia indietro nessuno

L’allungo Venu Sq 2 di Garmin non lascia indietro nessuno






In cambio di qualche compromesso, i nuovi Venu Sq 2 di Garmin diventano più accessibili puntando su sport, salute e musica

Attese, ma per nulla scontate, a IFA 2022 sono arrivate novità anche da pare di Garmin. Interessanti, perché Venu Sq 2 e Venu Sq 2 – Music Edition, vanno in direzione di un’offerta meno scontata per il marchio statunitense, quelle di una maggiore attenzione anche al prezzo. Almeno, rispetto alla media del proprio listino.

I due nuovi smartwatch costano infatti rispettivamente 269,99 euro e 299,99 euro. Qualcosa di più rispetto ai diretti rivali, ma un interessante passo avanti rispetto alla serie Venu.

Differenze poco visibili

Il tutto naturalmente, a condizione di accettare qualche compromesso. Non sul display nella caratteristica forma quadrata da 1,4”, con tecnologia AMOLED e vetro Corning Gorilla Glass 3, vale a dire particolarmente robusto. Qualcosa in più invece si nota sui materiali meno pregiati utilizzati per la cassa.

Di serie anche il GPS, fondamentale considerando la natura rigorosamente sportiva dei Venu Sq 2. Qualche segnale si inizia a incontrare però sulle discipline tracciabili, 25. Meno di tanti altri modelli, non solo Garmin, d’altra parte parametro non sempre indispensabile, spesso sfruttato solo a fini di marketing e comunque in grado di accontentare buona parte dei praticanti.

Più evidenti le differenze sul fronte dei sensori e dei relativi rilevamenti. Fuori discussione la frequenza cardiaca, e di serie anche il livello di ossigenazione del sangue, l’SpO2, non è previsto invece il VO2 Max.

Così come la possibilità di rilevare dove serve la cadenza, mentre anche il numero di analisi disponibili potrebbe non soddisfare completamente i più esigenti.

Body Battery e donne punti fermi

Resta comunque disponibile il cavallo di battalgia, Body Battery. Il livello dell’energia residua del corpo per individuare i momenti migliori da dedicare all’attività e al riposo.

C’è però una maggiore attenzione alle funzioni al femminile. Oltre all’ormai classico supporto per il conteggio del ciclo mensile, i Venu Sq 2 propongono il più recente supporto per calcolare il periodo fertile.

Tra i punti di forza indiscussi, l’autonomia, dichiarata in modalità standard fino a undici giorni. Una differenza notevole soprattutto rispetto a un’Apple sempre più ambiziosa di entrare in un settore dove Garmin e pochi altri controllano tranquillamente la situazione da tempo.

Pubblicato il 6/9/2022


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