L’idea Montblanc dello smartwatch che verrà
La visione Montblanc di smartwatch per rompere gli schemi, alla ricerca di particolari innovativi e distintivi. Idee alla portata di pochi
Se a prima vista oggi gli smartwatch alla fine dei conti sembrano tutti uguali o quasi, questo non significa dover per forza continuare a seguire queste linee ormai consolidate. Come ha raccontato Felix Obschonka, category director, New Technologies di Montblanc alla testata inglese Wearable, gli spazi per proporre qualcosa di nuovo ci sono, ed è esattamente quanto la sua azienda sta esplorando.
Il tema è decisamente interessante. Se le forme dettate prima di tutto da Apple, Google e in parte Fitbit quando si parla di tracker, sono di ispirazione per praticamente tutti gli altri modelli di largo consumo, non è detto che il cliente non possa desiderare alternative.
Una situazione, secondo il portavoce di Montblanc, frutto anche del largo predominio Apple, al quale inevitabilmente tanti si ispirano per provare a emularne il successo, penalizzando in questo modo la creatività e quindi l’innovazione.
Una maggiore frammentazione quindi, potrebbe solo fare del bene al mercato, e per raggiungerla è importante proporre alterative. Altrimenti, tra l’originale e delle imitazioni inevitabilmente la preferenza andrà in direzione della prima opzione. Guardando alle alternative soprattutto per ragioni di prezzo.
Non il solito smartwatch
L’argomento tutto da scoprire, verrà affrontato in dettaglio in occasione dell’evento online Wearables London in programma per mercoledì 26 ottobre nel tardo pomeriggio.
Occasione utile quindi, per un interessante punto di vista alternativo sul settore. Più ispirato a quello dell’orologeria tradizionale, dove la priorità non è ottimizzare i costi produttivi e restringere quindi il numero di opzioni disponibili, solitamente limitate ai cinturini.
Come facile prevedere, Montblanc sostiene l’approccio alternativo a quello dei grandi produttori di tecnologia IT. Invece di un dispositivo nato come appendice dello smartphone, un vero e proprio orologio tradizionale arricchito da nuove funzioni.
Anche se si parla di oggetti su due diversi livelli di utenza, e soprattutto di prezzo, in prospettiva futura i punti di contatto non mancano. Più orientati alle funzioni i primi e maggiormente interessati all’estetica i secondi, inevitabilmente tenderanno almeno in parte a convergere.
Difficilmente, questa è l’opinione dell’esperto rilasciata a Wearable, la strada sarà quella di Apple Watch Ultra. Troppo grande, ingombrante e limitato sotto il profilo del design, per diventare la regola. La vera sfida è trovare la giusta combinazione tra tutti questi fattori: design, funzionalità e dimensioni.
Uno smartwatch diverso, ma per pochi
Il punto di partenza sono gli elementi ormai consolidati e ai quali gli utenti non sarebbero più disposti a rinunciare- A partire dai sensori per la salute e il GPS. Su tutto il resto, il discorso è aperto. Per esempio, la memoria interna e la funzione di lettore musicale sembrano destinate a sparire, così come la connessione Wi-Fi non sembra sempre indispensabile.
Al momento però, si parla ancora prevalentemente di ricerca. Quindi, qualcosa di cui i risultati si vedranno non prima di un paio di anni. Più di ogni altro aspetto però, uno è importante da ricordare. In riferimento a Montblanc si parla esclusivamente di prodotti di fascia alta, destinati a rimanere tali ancora a lungo. Se è vero che tanta innovazione sulle automobili di serie arriva dalla Formula 1, oggi si parla comunque di novità destinate a un pubblico disposto a spendere più di mille euro per uno smartwatch.
Forse anche per questo, Montblanc ha in serbo una novità del tutto diversa. Secondo quanto anticipato, in futuro l’offerta si allargherà al mondo smartglasses. Gli scogli attuali da superare restano però gli stessi fino a oggi principale limite del settore: dimensioni, peso, e autonomia.
Pubblicato il 25/10/2022
