I wearable chiamati alla prova di maturità
Il 2022 è destinato a diventare il primo anno di calo nelle vendite dei wearable. Un momento atteso, dal quale attendersi cambiamenti
Per il mondo wearable (smartwatch, smartband e auricolari) si avvicina il momento di affrontare una nuova fase. Come confermato anche dai dati IDC, la crescita ininterrotta ha infatti i giorni contati. Quasi certamente, niente di cui preoccuparsi eccessivamente, si tratta infatti di un fase fisiologica. Se ben gestita, una fase quasi di maturità.
Nonostante il terzo trimestre dell’anno abbia comunque registrato un aumento dell’1,7% a livello globale, la previsione per la fine dell’anno va verso un calo del 3,3%. Fermo restando si parli comunque di 515,6 milioni di prodotti venduti, una cifra difficile da immaginare anche solo pochi anni fa.
Assestamento prevedibile
Più di veri e propri segnali di crisi, è corretto parlare di normale assettamento del mercato. Per i produttori, l’occasione di dimostrare il proprio effettivo valore, per convincere gli utenti a passare da un primo acquisto a modelli più sofisticati, dimostrando come ne possa valere la pena.
IDC inoltre, sottolinea un altro aspetto in grado di giustificare il rallentamento dei wearable. Il calo arriva infatti dopo due anni particolarmente felici per il settore, anche e soprattutto per gli effetti, in questo caso positivi, della pandemia.
Le funzioni di monitoraggio dei diversi parametri sulla salute offerti da smartwatch e smartband, sono state infatti all’origine di un’impennata i cui effetti non potevano durare a oltranza. Inoltre, anche la situazione economica globale non delle migliori rallenta gli acquisti, soprattutto in un momento in cui il settore si sta spostando verso una fase di ricambio.
Niente panico
Nonostante tutto però, non è il caso di essere pessimisti. Il 2023 si presenta comunque sotto buoni auspici, al punto da stimare un ritorno alla crescita, con le previsioni che indicano in 539 milioni i wearable pronti a uscire dai negozi.
Qualche preoccupazione dovrebbero averla semmai I responsabili delle aree geografiche in USA e in Europa. Il baricentro del mondo wearable si sta spostando sempre più in Asia, dove l’India è destinata a scalzare il Nord America dal secondo posto.
Tre delle prime dieci aziende del settore hanno infatti sede in India, mentre al fianco dei nomi più noti, a partire da Apple e Samsung, ma anche Huawei e Xiaomi, si fa strada sempre più boAt, il più noto tra i marchi Imagine Marketing.
Pubblicato il 29/12/2022