Strava sceglie Fatmap per aprire nuovi orizzonti
Con l’acquisizione di Fatmap, Strava allarga l’offerta alle mappe 3D e si mette al sicuro da eventuali violazioni di accordi
Nel primo periodo della sua tanto rapida quanto fortunata ascesa, tanti utenti Strava completavano l’archiviazione, l’analisi e la condivisione delle proprie attività con la ricostruzione animata 3D del percorso su Relive.
Un rapporto vantaggioso per entrambi, durato però poco. Fino a quando cioè, Relive non ha deciso di estendere il proprio sevizio alle attivitò social. Per Strava, più di una semplice evoluzione, una sovrapposizione e soprattutto una vera e propria violazione delle norme sulle quali era regolata l’integrazione.
Troppo uguali per convivere
La conseguente rottura della collaborazione è stata praticamente immediata. Per i tanti appassionati, questo ha portato a qualche attimo di smarrimento. Restava sempre possibile sfruttare Relive, ma era necessaria una sincronizzazione dedicata.
Facile intuire, a rimetterci è stato Relive, anche perché le alternative più rispettose degli accordi non mancavano. Una in particolare si è diffusa tra gli utenti Strava, Fatmap. Forse meno efficiente dal punto di vista delle prestazioni, ma certamente altrettanto precisa, la visuale aerea dei tracciati Fatmap per molti è diventata la regola.
Acquisizione a prova di tradimento
Al punto da indurre Strava a una mossa decisiva, fosse anche solo per evitare il ripresentarsi di una situazione sgradevole. L’azienda ha infatti deciso di acquisire Fatmap, mettendone a disposizione degli abbonati l’intera offerta.
Nata espressamente per il mondo outdoor, la tecnologia Fatmap consente di scoprire, navigare e condividere avventure puntando anche sulla sicurezza, anche in assenza di una connessione dati. Utile quindi anche durante le attività e non solo in sede di analisi.
Abbinata al set di dati di Strava, oltre otto miliardi di attività, consentirà di creare una mappa universale per gli sport all’aperto, sia che ci si muova su piste, sentieri, strade cittadine o quartieri periferici.
Pubblicato il 25/1/2023