Tra il visore Apple e Quest 3 sarà sfida a distanza
Attesi a pochi giorni di distanza, la sfida tra il visore Apple e il nuovo Quest 3 di Meta sarà su prezzo e soprattutto applcazioni
È ormai imminente l’annuncio del tanto atteso visore Apple per la realtà virtuale e aumentata. Dietro ai giustificati entusiasmi però, è interessante provare a capire cosa succederà una volta avviata la vera sfida sul mercato. Per certi versi, una situazione non molto di versa da quella verificatasi a suo tempo tra iPhone e il mondo Android.
Tra le poche certezze del visore Apple c’è infatti il prezzo. Si tratterà quasi certamente di un dispositivo destinato ai più esigenti, e soprattutto a chi disposto a spendere una cifra superiore ai duemila euro. Di conseguenza, almeno in una prima fase, un pubblico ristretto di fedelissimi ed entusiasti.
Con buona probabilità, proprio una delle intenzioni Apple. Un terreno nel quale l’azienda ha dimostrato più volte di trovarsi a proprio agio e utile comunque a chiamarsi fuori da un confronto diretto immediato sui dati di vendita con i modelli più accessibili.
Meta ha la risposta pronta
A partire da Meta, attualmente protagonista del settore dopo l’acquisizione di Oculus e lo sviluppo della serie Quest, della quale si attende anche in questo caso a giorni il modello Quest 3 e il cui prezzo di Quest 2 attualmente si aggira al di sotto dei 500 euro.
Sembra quindi delinearsi una sfida su due binari distinti. Da una parte, Apple intenzionata a cogliere il momento ideale di crescita di popolarità della realtà virtuale, imprimendo un’accelerazione decisa. Dall’altra, Meta ben contenta comune di sfruttare la prevedibile onda generata dal nuovo visore, attirando l’attenzione di chi vuole spendere cifre più contenute.
Non a caso, anche la stessa Meta ha dedicato grande attenzione ai dettagli di Quest 3. Le anticipazioni di Mark Gurman su Bloomberg indicano infatti un visore più leggero e compatto, ma anche più confortevole, grazie al maggior impiego di tessuti e imbottiture rispetto alla plastica.
Rivista anche la posizione dei sensori e la qualità delle videocamere necessarie a costruire la scena circostante e relativi movimenti. Tra le novità, una rotella utile a regolare la visuale in base alla distanza delle pupille. Un aspetto forse poco significativo, molto importante invece per migliorare la sensazione di immersione nelle scene ricostruite.
I miglioramenti più attesi sono però su due punti. Prima di tutto, una maggiore qualità delle immagini acquisite, dove inserire gli elementi di realtà aumentata. In pratica, la conversione in digitale dell’ambiente circostante. Dall’altra, Meta assicura di aver aumentato anche la velocità dei movimenti, in modo da renderli più naturali grazie a una maggiore fluidità.
La vera sfida sarà sulle applicazioni
Un altro punto interessante della sfida sarà quello legato ai controller. Al momento, entrambi continueranno a utilizzare dispositivi da tenere in mano. Conoscendo Apple però, è lecito aspettarsi qualche accorgimento particolare su un elemento tra i più importanti per garantire la fruibilità della realtà virtuale.
Per entrambi però, il visore Apple e il nuovo Quest 3 di Meta, resta da risolvere il nodo principale, la ricerca della cosiddetta killer application. Vale a dire una ragione per comprare e usare regolarmente un dispositivo comunque al momento ancora costoso e dai benefici poco chiari.
Se videogiochi nel mondo consumer o supporto ad assistenza e formazione nel mondo aziendale restano settori di nicchia, per quanto affermati, per giustificare investimenti di portata tale come quelli richiesti dal visore Apple e più in generale dall’evoluzione del settore, al momento ancora nessuno è stato in grado di spiegare cosa possa spingere milioni di persone a comprare un dispositivo del genere e soprattutto utilizzarlo alcune ore al giorno.
Pubblicato il 31/5/2023