La classe Connected Bright Edition in due varianti Tag Heuer

La classe Connected Bright Edition in due varianti Tag Heuer






Due nuove versioni per gli orologi connessi Tag Heuer. La Connected Bright Edition con varianti nero a la più piccola Golden

Per chi cerca il lusso anche in uno smartwatch, oppure è attratto dalla tecnologia senza dover rinunciare al classico orologio di prestigio, Tag Heuer ha la proposta Connected Bright Edition. Due versioni distinte per colore, nero e oro, e dimensione di un modello particolarmente curato sotto ogni aspetto.

A partire naturalmente dai materiali per costruire la cassa da 45 mm di diametro del Connected Bright Black Edition, in titanio grado 2 e rivestimento in DLC nero. Sul perimetro, una corona in acciaio racchiusa in gomma, con una lunetta in ceramica sempre nera.

Alla gamma si aggiunge inoltre la nuova variante Golden Bright Edition.  Con cassa leggermente più piccola da 42 mm, tonalità più chiare ma stessa cura nei dettagli, utili per avvicinare un’utenza  unisex.

Visibile e vistoso

Secondo quanto ricavato dalle immagini e dalle indicazioni, lo spessore resta però sui 15 mm. Una misura importante, non necessariamente adatta per un polso sottile o per chi non ama particolarmente la sensazione di ingombro al polso, ma favorisce invece una certa discrezione negli accessori.

Particolare la tecnica utilizzata per assemblare gli smartwatch. Come sottolinea Tag Heuer, si tratta di Physical Vapor Deposition, una procedura in serie per deposizione sottili strati di materiale solido vaporizzato in un ambiente sotto vuoto e quindi depositato su un substrato. Tra l’altro, il PVD permette anche di aumentare la resistenza della copertura esterna.

Anche la tecnologia non si risparmia

Se all’esterno i Connected Bright Edition difficilmente richiamano subito a uno smartwatch, all’interno la tecnologia non manca. Sono infatti costruiti intorno a un processore Snapdragon 4100, con display AMOLED coperto da un vetro in zaffiro. Come capita spesso su questa vategoria di orologi, la scelta del sistema operativo è conferma Wear OS 3.

Nell’occasione fanno inoltre il debutto dei nuovi quadranti racchiusi sotto le insegne di TONOS. Un catalogo di una decina di variati per colore, pensati anche per adattarsi al resto dell’abbigliamento o semplicemente all0umore della giornata.

Come prevedibile alto il prezzo, anche i 2.250 franchi svizzeri del listino, tradotti in almeno 2.400 euro, sono comunque ben lontani dal definire un record.

Pubblicato il 27/6/2023


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights