Anche Iris al capolinea, Google non guarda più agli smartglasses
Accantonato il progetto Google Iris, il progetto di traduzione instantanea, l’appuntamento con gli smartglasses è rimandato al 20230
Ancora una volta Google registra un passo indietro nel mondo della realtà aumentata e virtuale. Dopo aver lasciato praticamente cadere nel dimenticatoio il progetto Glass, ora è la volta di Iris essere lasciato da parte.
Presentati come smartglasses rivoluzionari, dall’aspetto molto simile a un comune paio di occhiali, promettevano tra l’altro di condurre conversazioni in tempo reale in lingue diverse, grazie a una traduzione simultanea visualizzata sulle lenti.
Promesse già trascurate da tempo, ora arrivata definitivamente al capolinea. La notizia, pubblicata su Business Insider e rilanciata da Wearable, riporta di una situazione non particolarmente felice per il progetto Google.
La stessa Google non crede più in Iris
I continui ritardi e soprattutto le indecisioni sul sostegno a Iris, hanno indotto diversi dirigenti e ricercatori a cercare fortuna altrove. Da qui, la non è servito molto a Google per arrivare alla decisione definitiva.
Un primo tentativo di rimediare alla scarsa fortuna dei Google Gass, l’azienda l’aveva fatto acquisendo North, azienda in grado disviluppare una tecnologia di smartglasses effettivamente vicini a una montatura comune.
Un progetto mai decollato
Se nel 2013 però, data di lancio della prima versione, l’idea poteva apparire futuristica, negli anni non è stata sviluppata in modo adeguato. Sia come applicazioni sia come design, ma soprattutto per il prezzo, mai realmente arrivato a portata di una larga diffusione. Una lezione importate anche per Apple e la sfida Vision Pro.
Accantonato anche Iris, l’attenzione Google nel mondo della realtà virtuale resta comunque alta. Gli investimenti verranno però dirottati maggiormente sul software, con una versione di Android dedicata, o con una piattaforma del tutto nuova, quella attualmente rinominata come Micro XR.
Una storia, quella dei progetti Google lanciati con grande enfasi e presto dimenticati, non del tutto nuova. Qualcosa di simile è già successo con Pixel Watch, rilanciato nel 2020 dopo una pausa di quattro anni dal primo annuncio.
Poca fortuna aveva raccolto anche il dispositivo dedicato sistema di riconoscimento vocale Nest, al quale si aggiunge ora anche Iris. Rispetto ai successi incalcolabili del software, Google sembra faticare sempre più a sviluppare una proposta di successo anche nel mondo hardware.
L’obiettivo smartglasses e realtà virtuale non è però del tutto accantonato. L’idea sembra infatti quella di ripartire da zero co un progetto a lungo termine, per ripresentarsi con qualcosa di veramente rivoluzionario intorno addirittura al 2030. C’è tutto il tempo per dimenticarsi anche solo delle buone intenzioni.
Pubblicato il 4/7/2023