Iris Ring cambia il rapporto con lo smartring
Piccolo e curato come un comune anello, in realtà Iris Ring racchiude tutte le funzioni offerte dagli smartring, e qualcuna di più
Il grande potenziale degli smartring in termini di praticità si scontra ancora troppo spesso con problemi legati alla varietà di funzioni disponibili e l’affidabilità. Per coprire un insieme di misurazioni abbastanza ampio e variegato serve infatti un enorme sforzo di miniaturizzazione di precisione. Esattamente quanto intende dimostrare di essere riuscita a ottenere Assim & Nino con Iris Ring .
Forte dell’esperienza presso l’Università di Losanna, non a caso nel territorio più probabilmente votato alla meccanica di precisione, la coppia di ricercatori ha lavorato per un risultato certamente interessante.
La Terra dell’orologeria ha offerto ai creatori di Iris Ring competenze ideali per lavorare prima di tutto sull’estetica. Lo smartring è infatti del tutto simile a un comune anello. All’esterno, realizzato con materiali resistenti e tonalità ricercate come un nero ossidiana, e i classici metallo a colore oro.
Capolavoro di miniaturizzazione
Il verso lavoro ingegneristico però, è tutto all’interno, in una sottile striscia elettronica all’interno della quale sono stati montati più sensori di quanto si possa immaginare. A parte il display e tutto quanto vi ruota intorno, a partire dalle notifiche, c’è infatti ben poco che Iris Ring non riesca a fare rispetto a uno smartwatch.
Anzi, per la conformazione del corpo umano, il dito è molto più indicato del polso come zone per rilevare i parametri vitali. Il problema è riuscire a farlo in uno spazio molto ristretto e raggiungendo quel livello superiore di affidabilità necessario per fare la differenza.
Il risultato è decisamente interessante. In 5 mm i larghezza e 2,5 di spessore Iris Ring racchiude accelerometro, termometro, modulo PGG a sei elementi e tutta l’elettronica del caso, compresa batteria per una quarantina di ore di autonomia e trasmettitore Bluetooth.
Tutto sotto controllo
Tradotto in pratica, questo significa poter rilevare non solo la scontata frequenza cardiaca, la respirazione, il movimento quotidiano e il tracciamento del sonno. Ma anche temperatura corporea e livello di ossigeno nel sangue. A differenza dei più noti smartwatch, in modo continuativo e non più solo collegato all’analisi notturna.
Un risultato già importante, almeno come dimostrazione di dove si possa arrivare oggi con la tecnologia di uno smartring. Assim & Nino però, guardano già oltre, assicurando di essere pronti a breve ad aggiungere anche il controllo della fertilità e soprattutto quella misurazione della pressione nel sangue senza ulteriori accessori, tanto vanamente inseguita dai principali produttori di smartwatch.
Corredato di un tanto originale quanto gradevole caricatore wireless, Iris Ring è previsto arrivare sul mercato per l’inizio dell’autunno. Su Indiegogo è ancora disponibile la sottoscrizione a partire da 193 euro, a seconda del colore desiderato.
Pubblicato il 21/8/2023