Google prepara la prima sfida tracker senza Fitbit
In attesa di Pixel Watch 2, le mosse Google suggeriscono l’imminente arrivo di un nuovo tracker, con sempre meno tracce del marchio Fitbit
Tra le tante anticipazioni a i primi annunci dei nuovi smartwatch, manca un nome importante. Guardando al calendario, sarebbe infatti ormai tempo di iniziare a parlare anche delle novità Fitbit, in particolare le linee di punta Sense e Versa.
D’altra parte, il passaggio a Google sembra ormai vino alla fase finale di completa integrazione e la ribalta di conseguenza è riservata al non lontano arrivo di Pixel Watch 2. Qualche novità però è in arrivo, anche se probabilmente riguarderà i modelli non in concorrenza diretta.
Google infatti, ha richiesto una certificazione alla FCC, la Federal Communications Commission, per un nuovo sistema di comunicazione destinato a un wearable. Diverse le ipotesi possibili, anche se un primo aspetto importante è proprio l’intestazione.
Sempre più Google, sempre meno Fitbit
Non si parla infatti di Fitbit come titolare della registrazione, ma appunto di Google. Due le possibilità. La prima è un ormai imminente passaggio definitivo dello storico marchio sotto le insegne della casa madre e relativo ridimensionamento del logo originale. La seconda, più di uno smartwatch, il dispositivo destinatario è in realtà più vicino a un tracker.
In questo caso, sarebbe il primo tracker lanciato sotto il marchio Google. Altrimenti, la nuova generazione Fitbit di Ace, la linea dedicata i più giovani o della esclusiva Luxe. In entrambi i casi, senza distogliere l’attenzione dall’arrivo di Pixel Watch 2.
Per quanto riguarda un potenziale Sense 3 o Versa 5, è sempre più probabile il passaggio definitivo introdotto con il Covid-19 di una cadenza biennale.
Tutto porta quindi in direzione di un tracker. A questo punto, anche il marchio principale diventa un aspetto secondario. 9to5Google ha voluto andare più a fondo, ricavando alcune interessanti indicazioni.
Il primo tracker Google
Scartata l’ipotesi di un Inspire 3, rinnovato abbastanza di recente, le uniche alternative sono appunto i due estremi dell’offerta, Ace e Luxe. A meno naturalmente, di una proposta del tutto nuova e da inquadrate.
Il sistema presentato alla FCC parla solo di connettività Bluetooth. Escluso quindi i wireless. Altro fattore che porta a guardare in direzione di un tracker. Se anche fosse uno smartwatch, confermerebbe la recente linea Fitbit di non includere più funzioni come la memoria interna e il lettore di MP3.
L’ipotesi più suggestiva però, e neppure tanto remota, è quella di un passaggio per certi versi epocale, e non per quanto riguarda la tecnologia. Un possibile tracker marcato Google sarebbe un passo importante verso l’accantonamento progressivo del marchio Fitbit.
Una mossa per certi versi rischiosa, ma perfettamente in linea con le abitudini Google. Un capitolo importante nella storia dei wearable destinato a chiudersi. A meno di colpi di scena sapientemente orchestrati, per quest’anno sarà quindi difficile assistere ad annunci diversi dal Pixel Watch 2.
Pubblicato il 5/5/2023