A Honor Watch 4 non manca niente per fare concorrenza ai grandi
Configurazione essenziale per lo smartwatch Honor Watch 4, compensata da prezzo competitivo a autonomia sopra la media
Tra i pochi annunci di wearable a IFA 2023 c’è da inserire anche Honor Watch 4. Non una vera e proprio novità, perché lo smartwatch era già stato presentato lo scorso luglio in Cina per il mercato interno. Ora però, è disponibile a tutti gli effetti anche dalle nostre parti.
A differenza delle altre novità di Berlino presentate da Withings e Amazfit, si tratta di un modello dal costo decisamente inferiore. Si parla infatti di uno smartwatch da 149 euro. Cifre ormai non più competitive come qualche anno fa, ma certamente sempre interessanti.
Ispirato a Apple Watch ma non troppo
Anche alla luce di alcune caratteristiche non necessariamente tipiche della categoria. La cassa è chiaramente ispirata a Apple Watch, ma in realtà nelle forme appare come una sorta di via di mezzo con un Fitbit Sense, per il pulsante laterale al posto della ghiera e il leggero arrotondamento delle forme squadrate. Contornate da un profilo in alluminio.
Nell’insieme, il compromesso si rivela più che accettabile. Il display AMOLED ha una diagonale di 1,75”, superiore alla media, mentre la risoluzione di 390×540 pixel è leggermente inferiore.
Tutto e solo quanto serve in uno smartwatch
La configurazione si può considerare di base, ma completa di tutto l’essenziale. A partire dal sensore per la frequenza cardiaca, integrato in un insieme di microlenti ottiche ridisegnate, a detta di Honor in grado di migliorare l’affidabilità della lettura.
Con l’appoggio dell’app, il monitoraggio della salute, delle attività fisiche e del sonno si completa con dati su respirazione, livello di ossigeno nel sangue e stress. Honor Watch 4 non si spinge oltre, ma in compenso integra il GPS, con singola connessione.
L’assenza di analisi più dettagliate è compensata da un paio di aspetti molto pratici. Lo spazio di personalizzazione è decisamente ampio; sono infatti oltre trecento i quadranti già disponibili. Inoltre, la batteria ha un’autonomia dichiarata di due settimane, con novanta minuti a settimana di impiego del GPS. Misura destinata a diventare lo standard, ma al momento ancora difficile da trovare.
Pubblicato il 8/9/2023