A Charge 6 il compito di tenere alto il nome Fitbit
Con l’attenzione Google tutta rivolta a Pixel Watch, l’unico aggiornamento della linea Fitbit è il tracker Charge 6, sempre più completo
C’è in ballo qualcosa di nuovo dalle parti di Fitbit. A meno di poco probabili cambi di rotta sulla strategia di inclusione, Google sta infatti guadagnando tempo sul rinnovo della gamma. Superato il periodo usualmente sfruttato per gli annunci di Versa e Sense, al momento l’unica novità riguarda Charge 6.
Tra l’altro, solo una sorta di anteprima del wearable nato come fitband e cresciuto negli anni fino a diventare una sorta di ibrido con uno smartwatch, con tutti i vantaggi e i rischi del caso. Da una parte, un dispositivo dalle dimensioni contenute ma con un insieme crescente di funzionalità. Dall’altra, una sorta di via di mezzo, potenzialmente difficile da inquadrare per l’utente finale.
Passione per lo sport
La serie tuttavia continua e un Charge 6 arrivato alla sesta generazione è comunque indice di un prodotto valido. Nella circostanza, il team al lavoro sui prodotti Fitbit si è dedicato a migliorare diversi aspetti. Prima di tutto, con la naturale evoluzione dei sensori alla ricerca di maggiore affidabilità e minori consumi. Ai quali abbinare algoritmi sempre più potenti.
Il risultato è un’analisi più dettagliata e completa sulle attività fisiche, con in più la possibilità di connettere sensori o direttamente attrezzi. Secondo Google, si arriva a un livello di accuratezza maggiore del 60% rispetto al modello precedente.
Forme e dimensioni di Charge 6 restano praticamente invariate. La cassa rettangolare misura 3,8×1,8 cm. Confermato l’unico pulsante a sfioramento. Sicuramente pregevole sotto il profilo estetico, molto meno sotto quello pratico. Soprattutto durante un’attività fisica.
Sempre più smartwatch, grazie anche a Google
Per il resto, il fitband ha ben poco a invidiare a uno smartwatch. La dotazione di sensori e relative funzioni è pressoché completa. Compresi ECG, EDA, temperatura corporea collegata all’analisi del sonno e stima dei livello di stress, con relativa proposta di attività per rilassarsi.
In più, la dote completa delle app Google. Dal classico pagamento via NFC fino alla meno scontata navigazione, con le indicazioni sul display di un percorso tracciato su Maps.
L’evoluzione ha portato Charge 6 a essere una sorta di alternativa agli smartwatch, in particolare per chi cerca un dispositivo dalle dimensioni più contenute. Tra i vantaggi, anche un’autonomia maggiore, nel caso specifico dichiarata in una settimana.
Per il resto, le differenze sono ormai minime. Compreso un prezzo di 159,95 dollari, sempre più allineato verso l’alto. L’arrivo in Europa è previsto in una data ancora non meglio precisata nel corso dell’autunno.
Pubblicato il 2/10/2023