Per gli auricolari true wireless la musica sta cambiando
In attesa di novità, rallentano le vendite di auricolari true wireless, soprattutto in Europa e per i modelli più costosi
Se il mondo degli auricolari true wireless rappresenta la fetta principale del mondo wearable, è lecito aspettarsi analoghi risultati in termini di vendite. Secondo quanto rilevato da Counterpoint Research però, in misura minore di quanto ci si potrebbe aspettare
Nel primo semestre dell’anno infatti, c’è stato sì un calo, ma piuttosto contenuto. Su scala globale, il valore del mercato è infatti arretrato del 2%. Considerando l’imprevedibile combinazione di eventi avversi sulla scena internazionale, un risultato sicuramente non allarmante.
Il prezzo fa la differenza
Qualche segnale in più, però, si può cogliere analizzando il dettaglio. Mentre i produttori di auricolari true wireless entry-level, quelli con un costo inferiore a 50 dollari, in realtà non accusano il colpo e al contrario crescono del 15% in un anno, più in difficoltà è la fascia alta di mercato.
C’è anche un altro punto di vista da tenere in considerazione, la questione territoriale. Mai come in passato infatti, in questo periodo le vendite risentono dell’area di riferimento. Se in Nord America ed Europa si registra un rallentamento dovuto soprattutto ai primi segnali di saturazione, nei mercati asiatici e sudamericani la domanda rimane ancora sostenuta.
In India in particolare, la forte crescita del marchio boAt nei werable più in generale, trascina anche gli auricolari true wireless. Al punto che dovrebbe iniziare a destare preoccupazioni nel caso l’azienda intendesse varcare i propri confini.
Più in generale, a pagare maggiormente dazio è la fascia compresa tra 100 e 150 dollari, il cui calo ha raggiunto il 31%. Un po’ meglio è andata ai modelli poco più economici, la fascia 50-100 dollari, mentre quasi stabili le versioni più costose.
In attesa di novità
Tra le cause, Counterpoint individua anche un periodo relativamente povero di novità per il settore. Dai protagonisti come Apple e Samsung in prima fila, ma anche Sony, non sono arrivate grandi novità. Consolidata la cancellazione attiva del rumore, ora si aspetta la prossima. Non si esclude, possa essere la rivoluzione della conduzione ossea.
Non sembra però il caso essere più pessimisti del necessario. La previsione per il 2023 è comunque di una piccola crescita nelle vendite, stimata nel 2%. Le dinamiche esposte però porteranno a un calo del 3% nei ricavi. Considerando il ciclo di vista relativamente breve del prodotto, indicato in un anno e mezzo circa, l’inversione di tendenza è attesa già per il prossimo anno.
Pubblicato il 3/11/2023