L’idea Vodafone di smartglasses ruota intorno a HyperRealityHub

L’idea Vodafone di smartglasses ruota intorno a HyperRealityHub






La visione Vodafone di smartglasses prevede HyperRealityHub, box esterno wireless per montature più piccole eleggere

La concorrenza aumenta nel mondo degli smartglasses, e per di più, non più solo grazie alla startup, ma con sempre più interesse dai marchi più noti. Non si parla solo di Apple e della particolare interpretazione di Vision Pro, a metà strada con i visori. Ora, anche Vodafone è pronta ad affrontare la sfida con HyperRealityHub, una visione leggermente diversa.

Non si parla infatti di semplici smartglasses. L’idea è superare alcuni problemi noti sfruttando una sorta di soluzione più completa. O meglio, partendo proprio da un supporto allo sviluppo di un wearable più leggero, in grado di risolvere anche i limiti legati alla potenza di calcolo e al tempo stesso aggiungendo un nuovo tassello alla propria offerta di hub alla ricerca anche di nuove opportunità per la propria rete mobile.

Meno lavoro e meno peso per gli smartglasses

HyperRealityHub è sicuramente una soluzione originale. Sulla praticità tuttavia, si potrebbe iniziare a discutere da subito. In ogni caso, un segnale interessante per la crescita di interesse del settore.

Di fatto, non si parla ancora di veri e propri smartglasses targati Vodafone. Al momento l’annuncio riguarda un dispositivo statico, un box come tanti, in grado di fare da supporto nei compiti più delicati.

Un apparato esterno ha sicuramente meno limiti di spazio. Questo permette di utilizzare tutte le risorse della recente architettura Snapdragon AR2 Gen 1 e relativo ambiente di sviluppo, per farsi carico per esempio del calcolo altrimenti da integrare negli smartglasses. Con il supporto di telecamere esterne, necessarie a tracciare il movimento e la posizione di più utenti (nella versione HyperRealityHub+), si alleggerisce il dispositivo e se ne aumenta l’autonomia. L’hub può infatti restare collegato senza problemi a una presa di corrente.

Spazi ridotti ma anche limitati

Il tutto, con l’apporto del cloud, dove vengono memorizzate e prelevate tutte le informazioni necessarie a visualizzare i contenuti di realtà aumentata. Il punto dove Vodafone entra in gioco direttamente, esplorando così’ nuove opportunità per la propria rete mobile.

Al momento l’obiettivo dell’azienda è naturalmente un utilizzo in spazi chiusi, a portata di hub. L’idea è offrire una nuova modalità di interazione tra persone in situazioni di lavoro ma anche di intrattenimento, oltre alle applicazioni ormai consolidate in ambito aziendale, a partire da teleassistenza, formazione o supporto remote.

Tutto questo sarà visibile MWC 2024, dove oltre a Vodafone metterà a disposizione anche gli smartglasses, per essere guidati da un agente virtuale chiamato VEDA lungo un percorso dimostrativo.

Pubblicato il 16/2/2024

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