Primi esami per Vision Pro, promozione rimandata
Tra i punti sui quali Apple dovrà intervenire per la versione definitiva di Vision Pro, peso, praticità, applicazioni, e tanti resi
Superata l’euforia del debutto, per Vision Pro è già iniziato il momento degli esami veri e propri. In particolare, i primi riscontri da chi ha avuto la possibilità di provarlo di persona, senza pregiudizi. Come facile prevedere, entusiasti e delusi non mancano; tra le due fazioni però, è possibile trovare anche giudizi più equilibrati.
Tra i più attesi, quello di Marc Gurman di Bloomberg, voce autorevole e obiettiva del mondo Apple. Dal quale emergono sicuramente diverse considerazioni interessanti.
La vera sfida deve ancora iniziare
Prima di tutto, il vero Vision Pro, inteso come dispositivo destinato al largo consumo, non si vedrà prima di un anno e mezzo. Con un rapido calcolo, si arriva facilmente al tradizionale appuntamento di settembre con le novità, per il prossimo anno.
Nel frattempo, il lancio di Vision Pro e tutta la relativa campagna di marketing sono sicuramente serviti per attirare l’attenzione del caso, ma anche per ricavare valutazioni a tutto campo da chi non ha esitato a spendere 3.500 dollari per essere tra i pionieri del Visual Computing.
Per Apple, sarà un periodo molto intenso, durate il quale correggere alcuni difetti importanti subito emersi, ma lavorare anche su estetica e soprattutto prezzo per trovare il giusto equilibrio. Contando nel frattempo, su un’estensione del catalogo di applicazioni
Dal punto di vista pratico, c’è prima di tutto da affrontare la questione del peso. Sicuramente, alcuni grammi in meno sono auspicabili, ma il vero problema è un altro. Un eventuale fastidio è dovuto molto probabilmente a un errato uso. Cioè, posizione e fascia non sono regolate nel modo ideale. Questo però, non risolve il problema ma lo sposta. Se l’utente non è in grado di arrivare da solo alla configurazione ideale o alle necessarie regolazioni, l’intera procedura deve essere semplificata. È impensabile doversi rivolgere a un Apple Store per ogni fastidio alla testa o al collo.
Più resi del previsto
Non a caso, c’è un aspetto con il quale Apple dovrà fare i conti. Entro il periodo di due settimane per ottenere il reso, si sono presentati molti più utenti del previsto. Per buona parte, accusando proprio fastidi, anche visivi, nell’indossare a lungo Vision Pro.
Una parte di loro, sicuramente interessata solo a provarlo e già intenzionati a restituirlo. Dai primi riscontri però, altri in più rispetto alle previsioni hanno cambiato idea. Una conferma indiretta del problema arriva proprio da Apple, la quale non ha voluto fornire i dati ufficiali, ricavati comunque indirettamente dai rivenditori.
Tra le ragioni, la principale rimangono peso e ingombro, tale da compromettere il presunto utilizzo principale, lo Spatial Computing. Più delicato invece il fronte delle applicazioni, dove la risposta probabilmente è al momento inferiore alle attese Apple. Considerando la fascia di prezzo, al momento il catalogo appare troppo limitato per giustificare la spesa.
Altrettanto delicato l’aspetto legato alla salute. Per molti, il display si rivela troppo vicino agli occhi in proporzione alla dimensione. Abbastanza da causare problemi di visualizzazione o alla vista.
Da non trascurare infine anche l’aspetto sociale. A conti fatti, l’isolamento dall’ambiente circostante si rivela un problema. Anche perché al momento è difficile parlare di condivisione tra utenti Vision Pro, e comunque con modalità troppo artificiali.
Si tratta comunque di problemi tutti risolvibili nel lungo periodo. Il prezzo stesso, induce alla prova i più motivati e non è da escludere sia esattamente uno degli obiettivi Apple, per ricavare riscontri affidabili in vista di una versione iniziale più definitiva di Vision Pro.
Pubblicato il 19/2/2024