Senza il Bluetooth la vita non sarebbe più la stessa
Nel giro di pochi anni, il Bluetooth ha conquistato un ruolo da protagonista nella vita di tutti i giorni, diventando indispensabile
Poche altre tecnologie sono al momento così diffuse e apprezzate come il Bluetooth. Come sottolineato anche in uno dei passaggi simbolo della famosa serie TV The Big Bang Theory: “Tutto diventa più bello con il Bluetooth”. Affermato ormai come la regola in svariate situazioni, a partire dai wearable, spesso la sua importanza viene sottovalutata. Eppure, l’evoluzione di smartwatch e auricolari dipende per buona parte proprio da questa modalità wireless.
Per rendersene conto, basti pensare a cosa sarebbe la quotidianità senza la tecnologia sviluppata in origine da Ericsson. A partire dall’inutilità anche del modello più recente di Apple Watch ,ridotto a poco più di un vecchio orologio digitale, o del tanto attuale Vision Pro. Oppure, dover tornare a cuffie e auricolari con filo, con tutta la scomodità del caso.
Per chi spende buona parte della giornata in automobile, ormai il cavo a cui attaccare lo smartphone è spesso diventato solo un ricordo. Anzi, non è più necessario neppure preoccuparsi di attivare la connessione, praticamente automatica e in grado di dare continuità a una chiamata o collegarsi al display sul cruscotto.
Anche in casa, la situazione sarebbe molto diversa. Buona parte dei telecomandi di ultima generazione infatti, non utilizza più gli infrarossi ma proprio il Bluetooth. Per non parlare di tutti di dispositivi per la domotica, a partire dagli smart speaker di Alexa e simili.
Una storia appena iniziata
Non stupisce quindi come il relativo mercato abbia raggiunto cifre importanti e lo sviluppo sia una delle maggiori preoccupazioni per le aziende nel settore, alla ricerca di soluzioni sempre più pratiche, affidabili e in grado di ridurre il consumo di energia, da tradurre in maggiore autonomia.
Secondo Research&Markets, si parla di un mercato da 41,6 miliardi di dollari nel 2022, destinato a crescere fino a 98,2 miliardi di dollari entro il 2029. Vale a dire, il 13,9% in più all’anno. Il valore è stimato in base agli apparecchi venduti nei quali è integrata la connessione wireless a corto raggio.
Sono ormai lontani i tempi in cui il Bluetooth era guardato con diffidenza per la scarsa affidabilità della connessione e la portata giudicata troppo limitata. La stessa ragione quest’ultima alla base delle sue fortune nel giro di pochi anni, quando intorno alla tecnologia si è presto sviluppata un’offerta ricca e variegata come in poche altre occasioni. Aspetto non trascurabile, con prezzi accessibili fin da subito.
Tutto questo, non frena certo l’attenzione allo sviluppo. Aumento di capacità, maggiore affidabilità e ulteriore riduzione dei consumi sono obiettivi sempre attuali. Tra le prossime conquiste più importanti, le applicazioni aziendali, dove finora è sfruttato solo in parte, proprio perché spesso considerata una soluzione di livello consumer.
Non solo per uso personale
Tuttavia, IoT e Industria 4.0 stanno già aiutando a scoprire tutti i vantaggi di poter gestire macchinari anche da smartphone o tablet, muovendosi liberamente all’interno di un capannone e conservando la connessione anche una volta tornati in ufficio, o più in generale ovunque, grazie all’integrazione con le reti mobili. Permettendo inoltre di risparmiare almeno in parte su costosi cablaggi, problematici anche in sede di manutenzione.
Nel futuro del Bluetooth però, non è necessariamente tutto rose e fiori. Anche se in misura ancora ridotta, all’orizzonte si stanno affacciando alternative come Zigbee and Z-Wave. Al momento circoscritte ad ambienti come la smart home o IoT, ma pronte cogliere l’occasione di creare problemi alla soluzione capace di realizzare quel concetto di Personal Area Network considerato futuristico solo una decina di ani fa.
Pubblicato il 22/2/2024