La svolta Corsano per la pressione disegna i nuovi smartwatch
Le certificazioni per la tecnologia Corsano di misurazione della pressione nel sangue aprono nuovi scenari per gli smartwatch
Cambiare le regole per misurare la pressione del sangue, una delle maggiori sfide attualmente aperte nel mondo smartwatch, è prossima a essere risolta. Ma non da uno dei protagonisti del settore, almeno per quanto riguarda il mondo consumer, ma da Corsano. Nome altrettanto importante per qualità della ricerca ma sicuramente meno noto al grande pubblico.
In realtà, l’azienda è ben nota in ambito sanitario proprio per gli investimenti in strumenti in grado di migliorare la qualità di vita di pazienti e assistenti attraverso un monitoraggio continuo e al tempo stesso non invasivo.
Dal bracciale al sensore
Quando si parla di misurare la pressione nel sangue, il grande nodo attualmente è l’utilizzo di un bracciale gonfiabile, non esattamente il massimo della praticità e soprattutto con la necessità di intervenire manualmente. Nei casi più delicati, con l’assistenza di personale.
La tecnologia Corsano affronta la questione già da tempo e il risultato più visibile è CardioWatch 287, un piccolo wearable, apparenza un comune braccialetto dalle sembianze di uno smartband senza display. In grado di rilevare una serie di parametri in modo continuo e senza impatti visibili sulle normali attività.
Un passo avanti importante verso il monitoraggio continuo e, quando possibile, remoto per i pazienti. Ma anche uno strumento in più per avere sotto controllo la situazione di soggetti a rischio cardiovascolare.
Ora, con i risultati delle ultime ricerche, Corsano registra un importante passo avanti. Una serie di test clinici ha ne infatti dimostrato l’attendibilità ai livelli richiesti dalle normative USA ed EU. La svolta è stata possibile grazie allo sviluppo della fotopletismografia. Rispetto alla tradizionale procedura con bracciale gonfiabile per misurazioni intraarteriali, non richiede strumenti dedicati, può eseguire la lettura di continuo e in autonomia.
Più sicurazza, meno rischi e meno assistenza
Aumenta di conseguenza la precisione nelle osservazioni e anche la possibilità di rilevare per tempo condizioni estemporanee, più difficili da cogliere con interventi occasionali.
Grazia alla dotazione di sensori in grado di rilevare un quadro completo nella salute delle persone, una volta ottenute le certificazioni ufficiali, ora si tratta solo di completare le procedure, CardioWatch 287 potrà essere adottato su larga scala.
Inizialmente, è prevedibile una diffusione all’interno delle strutture sanitarie o per il controllo da remoto di pazienti più a rischio. Prende però corpo anche la prospettiva di vedere la tecnologia Corsano integrata negli smartwatch.
Costi a parte, al momento uno dei maggiori problemi può essere la possibilità di mantenere i wearable nelle dimensioni attuali o poco più, oltre a garantire la praticità e l’affidabilità necessarie a renderlo strumento di uso quotidiano. Da non escludere infine, una partnership al riguardo con qualche grande nome, e nel caso la sfida si farebbe certamente interessante.
Pubblicato il 4/3/2024