Vision Pro si sta confermando un’ottima cura
Il mondo sella Sanità è tra i pionieri nell’utilizzo di Vision Pro come supporto a interventi e cure, con risultati interessanti
Superati i facili entusiasmi della fase iniziale, le caratteristiche di Vision Pro sono tali da indirizzarlo soprattutto al modo professionale, dove soluzioni tecniche all’avanguardia e prospettive concrete di migliorare la qualità della vita giustificano la spesa.
Il mondo della Sanità in particolare il più reattivo, con applicazioni già in grado di supportare il personale medico nel proprio operato e aiutare a ridurre i costi del servizio. Diversi sono gli esempi al riguardo, proposti dalla stessa Apple.
Si tratta quasi esclusivamente di strutture negli USA, i cui risultati però autorizzano a propendere per una rapida diffusione. Già oggi infatti, per diversi interventi ci si affida all’utilizzo di sofisticati sistemi robotici di supporto. Particolarmente costosi, al punto da far apparire Vision Pro e relativa applicazione un’alternativa decisamente più abbordabile.
Un punto di vista in più sempre utile
Tra le più interessanti, Siemens Healthineers ha sviluppato Cinematic Reality, un’app già disponibile per Hololens 2 e ora estesa anche al visore Apple, rivolta a chirurghi e studenti, ma anche ai pazienti stessi, per riprodurre attraverso ologrammi visuali precise del corpo umano e dei movimenti in ambienti simulati ma realistici.
Una delle tante soluzioni utili tra l’altro anche in sede di messa a punto e impianto di protesi a un arto. Più in generale, con il supporto di sviluppatori come CyranoHealth, un ottimo strumento per la formazione, sia in sede di pratica sia per imparare a conoscere meglio nuovi strumenti.
Altrettanto interessanti si stanno affermando anche applicazioni nel benessere psicologico. Xaia per esempio, sfrutta un software grazie al quale Vision Pro permette a un analista di supportare meglio un paziente, aiutandolo a immergersi in un ambiente rilassante e favorevole alla meditazione.
Vision Pro è già in sala operatoria
Non mancano infine, alcuni casi concreti e il più interessante in questo caso arriva dalla Gran Bretagna. Al Cromwell Hospital di Londra l’utilizzo della realtà virtuale in sala operatoria non è una novità. Già da qualche tempo, gli assistenti potevano contare sul supporto anche da remoto di un o specialista più esperto sfruttando gli Hololens 2. L’arrivo di Vision Pro ha convinto la struttura inglesa a cambiare in favore del Visore Apple.
Per il momento, si parla di un appoggio aggiuntivo alle procedure tradizionali, i cui risultati tuttavia sono incoraggianti. La direzione dell’intervento resta infatti nelle mani di un chirurgo con i metodi tradizionali. A indossare Vision Pro nella circostanza di un delicato intervento alla colonna vertebrale, è stato un assistente, in grado di seguire da vicino l’operazione, pronto a passare gli strumenti adatti riducendo il margine di errore e garantendo un supporto aggiuntivo utile a garantire il buon esito dell’operazione.
Pubblicato il 13/3/2024